Grasso addominale, i consigli del dottor Pier Luigi Rossi

Il grasso localizzato e in particolare il grasso addominale è una conseguenza di come funzionano (male) i nostri ormoni?

E’ quanto afferma il dottor Pier Luigi Rossi, medico nutrizionista e inventore del metodo molecolare applicato all’alimentazione, che spiega come la maniera in cui accumuliamo il grasso nel corpo dipende dall’influenza degli ormoni maschili e femminili. Per esempio nelle donne l’azione degli estrogeni favorisce l’accumulo di grasso su fianco e cosce. Negli uomini un eccesso di testosterone provoca grasso sulla parte alta del corpo.

Tuttavia è il grasso addominale il tipo di grasso su cui bisogna fare più attenzione.
A un aumento del grasso addominale corrisponde un aumento della produzione di citochine, che sono particolari molecole infiammatorie.

LA SOLUZIONE AL GRASSO ADDOMINALE

Se il grasso localizzato si trova sull’addome o sulla parte superiore del dorso (petto, pancia, stomaco) sia per uomini che per le donne, per avere un ventre piatto e una parte alta più asciutta, bisogna tenere sotto controllo 3 ormoni, secondo il dottor Rossi.
Ovvero insulina, glucagone e cortisolo.

Quando dopo un pasto il nostro corpo produce troppa insulina, il rischio è di convertire in grasso quello che mangiamo.
L’insulina viene in genere prodotta dal pancreas in due situazioni: in presenza di troppi carboidrati e in presenza di troppe proteine.
Quindi chi vuole perdere la pancia e ha il classico “fisico a mela” dovrebbe fare attenzione a questo ormone: come?

Riducendo il carico glicemico e quindi il picco glicemico del pasto.
Per esempio preferendo cibi a basso indice glicemico oppure bilanciando i carboidrati come pasta, pane o riso (medio o alto indice glicemico) con molte verdure.

In particolare il medico consiglia i cereali integrali a chicco, e non ridotti in farina, per il loro apporto di fibre idrosolubili che aumentano il senso di sazietà e favoriscono la regolarità intestinale. Per esempio segale, orzo o avena in chicchi. Oppure riso integrale.

Se il valore della glicemia e dell’insulina resta basso, entra in gioco il glucagone, quell’ormone che favorisce la perdita di peso svuotando gli adipociti per produrre energia subito disponibile.

Tuttavia come vedrete sotto è bene ricordare che la cosa migliore sarebbe equilibrare l’azione di questi ormoni. Quindi non è un discorso “insulina cattiva e glucagone buono”, come leggerete sotto.

Infatti non finisce qui.

Chi ha problemi di grasso addominale non deve solo stare attento all’insulina, ma anche al cortisolo, l’ormone dello stress responsabile dell’accumulo di peso nella parte alta del corpo.
Questo ormone attacca la massa magra e favorisce invece la produzione di massa grassa. Questo avviene in due modi. Si è visto che le persone che producono troppo cortisolo non bruciano i grassi a scopo energetico se non in minima parte (fonte).
Quindi i grassi che noi assumiamo con l’alimentazione finiscono per diventare grassi depositati. Inoltre provoca resistenza all’ìinsulina: questo vuol dire avere rischio di glicemia alta, a cui poi seguono cali glicemici che ci fanno sentire deboli e stimolano la fame di carboidrati zuccherini.

Una cosa da evitare, per esempio, sono le diete low-carb, che portano a una prolungata azione del glucagone e a uno stato di chetosi che al ungo andare aumenta il cortisolo nel sangue. Come abbiamo detto, i tre ormoni devono essere in equilibrio.

Per questo motivo, una dieta bilanciata, ovvero con i carboidrati, è sempre da preferire a una dieta chetogenica o solo proteica.

Ecco degli esempi di dieta basata sul metodo molecolare del dottor Pier Luigi Rossi.

Dieta per ridurre la pancia e purificare il fegato (nell’uomo e nella donna).

Dieta molecolare per ridurre pancia e cosce (equilibrio ormonale nella donna). 

Per leggere il post su grasso localizzato e dimagrimento del dottor Rossi, eccolo nella sua pagina fb.