La seconda cosa è smettere di mettersi a dieta e non ricascarci più. Perché? Perché NON funziona. Ogni volta che pensate di voler controllare in modo ossessivo cosa mangiare e quanto, ogni volta che avete voglia di un cibo e NON lo mangiate perché da qualche parte avete letto che fa male, state incrinando il rapporto sano, naturale e spontaneo che avete con l’alimentazione. Non sto dicendo che dovete saccheggiare il supermercato di schifezze, è chiaro che alcune cose ci fanno male, altre ci fanno stare bene e in forma, ma bisogna essere elastici! Sono sicura che avete imparato a essere elastici in tante occasioni nella vostra vita, e che più volte al giorno dovete armarvi di pazienza contro il fidanzato, il capo o la mamma. In queste situazioni sapete adottare un controllo “morbido” delle vostre emozioni, vi siete educati a una vita sociale sapendo che nessuno è perfetto, e che non potete passare tutta la vita a litigare o stare male per qualche persona. Come ogni aspetto della nostra vita, anche nel cibo dobbiamo semplicemente essere prudenti. Mangiare meglio per vivere meglio, ma questo non vuol dire che se avete voglia di una pizzetta o un bignè non ve lo potete mangiare, significa che non potete fare di pizzette e bignè la vostra unica fonte di sostentamento. Come fare a capire quanto e come controllarsi per stare bene e quando invece il controllo è diventato troppo?
Immaginate una persona che trattiene l’aria, convinta di dover respirare il minimo possibile per non ammalarsi: lo trovereste folle, vero?
A un certo punto finirà. Il bisogno di respirare normalmente sarà più forte di quella persona. E quando tornerà a respirare dopo una quasi apnea, non è naturale che respiri di più, a pieni polmoni e più in fretta? E’ naturale, perché il corpo cerca di riappropriarsi di tutta l’aria persa. Durerà per sempre? No, finché il corpo non avrà capito di avere abbastanza ossigeno adesso.
Accade la stessa cosa quando mangiate. Se vi sentite in apnea alimentare, significa che controllate troppo il cibo.