Abbuffate e fame nervosa, limitale così

9545781_origHo inserito questo articolo nella categoria “Trucchi per dimagrire” ma in realtà è assolutamente il contrario: non dico che se le persone che soffrissero di fame nervosa eliminassero la spinta alle abbuffate non dimagrirebbero, ma un articolo che ho letto oggi di Isabel Foxen Duke, esperta di problemi di fame emotiva e nervosa, mi ha spinto a riconsiderare la cosa sotto un altro punto di vista, che spesso scatena la fame nervosa o quanto meno la peggiora. Il peso forma. L’idea del peso forma. 
Diciamo così: la fame nervosa non dipende solo da episodi di restrizione calorica o diete, ma molti problemi del comportamento alimentare nascono dall’idea del peso forma e da una cattiva rappresentazione della nostra immagine corporea. Non tutti, ovviamente. Possiamo soffrire di fame nervosa anche per frustrazioni di altro tipo, ma la frustrazione del peso, e un conseguente controllo sul cibo, sono i due grilletti di un cattivo rapporto con noi stessi e con quel che mangiamo. 

LA RELAZIONE EMOTIVA CON IL CIBO: dopo le abbuffate, spesso veniamo presi da un senso di vergogna, e dalla sensazione di stare rovinando tutto, e ingrassando di conseguenza. Ci sentiamo fuori controllo. Questo perché forse, erroneamente, pensiamo che le persone “normali” si sanno controllare, quando la verità è che un rapporto naturale e spontaneo con il cibo non è controllato, appunto perché è spontaneo. Una persona che ha un rapporto normale e naturale con il cibo mangia a volte meno e a volte di più, senza preoccuparsene. Mangia quando ha fame. A volte ingrassa, a volte dimagrisce (magari stagionalmente).  Poiché abbiamo tutti un rapporto emotivo con il cibo, le persone che mangiano normalmente semplicemente legano al cibo delle normali sensazioni di piacere e soddisfazione del senso di fame.  Possono avere fame, mangiare per desiderio, mangiare più o meno per distrazione, ma NON si preoccupano del fatto che non mangiano solo per nutrirsi e che non mangiano “come dovrebbero”. Le persone che invece soffrono di fame nervosa, aggiungono al cibo ben altre emozioni, che nascono come effetto della restrizione calorica, della restrizione di alimenti, o delle diete, e soprattutto nascono come effetto di una idea del loro peso forma che le manda nel panico. Più cercano di contenersi, meno ci riescono, più l’idea di non corrispondere alla persona in forma che vogliono essere le allontana paradossalmente da un comportamento spontaneo e naturale. 
Come fare? E’ bene considerare due cose fondamentali. Se le capiamo, e agiamo di conseguenza, con un po’ di buona volontà riusciremo a immetterci nella giusta strada per limitare i nostri problemi con il cibo. (segue a pagina due)