La dieta delle calorie negative: perdi peso mangiando

La dieta delle calorie negative è stata al centro degli studi del dottor Neal Barnard e del suo team di ricercatori del Physicians Committee for Responsible Medicine e di alcuni metodi dimagranti come di recente l’omonima “Dieta delle calorie negative” di Rocco DiSpirito, celebre chef americano.
L’idea alla base di questi schemi è tuttavia la stessa: esistono cibi ricchi di fibre che portano a un ridotto assorbimento delle calorie giornaliere complessive. Dunque sono cibi che hanno calorie, ma che per effetto delle fibre riducono l’assimilazione delle calorie da altri cibi, con il risultato che si perde peso.

Non è un caso che alcune soluzioni a base di fibre siano presenti in molti prodotti dimagranti, in pillole e integratori anche noti per perdere peso, in prodotti per la riduzione del colesterolo e persino del diabete. Numerosi studi scientifici hanno confermato il ruolo di alcune fibre per poter ridurre le calorie pur mangiando a sazietà, e si possono ridurre le calorie del 10 per cento solo includendo queste fibre nella dieta.

Chiaramente, come in tutti i regimi dietetici che puntano sugli alimenti fibrosi per dimagrire, la dieta delle calorie negative non è esente da effetti collaterali: in particolare, chi soffre di colite o diverticoli o deve fare una dieta a basso residuo non può ovviamente sfruttare il vantaggio delle fibre per dimagrire. Per tutti gli altri, con la semplice accortezza di bere più acqua, la dieta delle calorie negative permette di mangiare di più e aumentare il deficit calorico grazie alle fibre come se si stesse a dieta più rigida.

Ecco un piano di esempio per la dieta delle calorie negative. (SEGUE A PAGINA DUE)