La Coca-cola prova a essere “salutare” con più fibre

Non si può dire che quelli della Coca-cola non siano persone in gamba in fatto di marketing: dopo aver provato a mettere sul mercato una Coca-cola alla stevia (la Coca-cola verde, che però contiene anche zucchero, come spiegavo qui), e aver speso una barca di soldi per spiegare come combattere l’obesità con questa ricerca in cui, in sostanza, l’unico parametro che conta è muoversi di più e non mangiare meglio, adesso la multinazionale ci riprova lanciando sul mercato la coca cola con le fibre.
Sì, avete capito bene. Devono aver letto che le fibre nella dieta aiutano a dimagrire e sono importanti per la salute e così, perché non metterle nella coca cola, così da renderla più salutare?
La buona notizia è che almeno per ora, la Coca-cola con le fibre, dal nome accattivante di Coca-cola Plus, sarà in vendita solo in Giappone. Oltre a essere senza calorie, questa speciale Coca-cola, che per adesso rimarrà confinata nel mercato orientale, ha 5 grammi di fibre per bottiglia da mezzo litro. E quali fibre, per l’esattezza?
Si tratterebbe di destrina resistente o indigeribile (le destrine sono degli amidi, usati tra le altre cose nell’industria della colla), dunque un tipo di amido resistente innocuo per la salute.
La confezione della Coca-cola Plus è un total white, e secondo i produttori, aiuterebbe a ridurre l’assimilazione di grassi (come tutte le fibre) e ridurrebbe i trigliceridi.
Ma perché quelli della Coca-cola hanno pensato a un prodotto del genere? 
A quanto pare, il nuovo obiettivo della multinazionale è quello di differenziare i prodotti da Paese a Paese: nel contesto nipponico, questa Coca-cola si inserirebbe nella nicchia di mercato delle bevande nutrizionalmente funzionali (FOSHU) ovvero pensate per incontrare specifiche richieste nutrizionali.