Gli acidi grassi a catena corta aiutano contro l’infarto

Prodotti dalla fermentazione dei batteri intestinali, gli acidi grassi a catena corta apportano una serie di benefici a livello di metabolismo e sistema immunitario. Si tratta di grassi minuscoli che da anni sono oggetto di innumerevoli studi, ma che non tutti produciamo allo stesso modo. Chi ne produce di più, tende a essere più magro e ad avere un sistema immunitario migliore. Ma oggi è stato scoperto che questi acidi grassi a catena corta possono anche salvarci dai danni di un infarto.

Secondo uno studio compiuto da tre università e pubblicato sulla rivista Journal of Neuroscience, infatti, prendere un integratore di acidi grassi a catena corta può aiutare nel recupero post-infarto. Si avrebbero netti miglioramenti a livello del sistema motorio e nervoso nel corso degli anni successivi, e si salvaguarderebbe la salute del cervello.

Lo studio è stato condotto dalle università Ludwig Maximilian di Monaco, College of Medicine del Kentucky e dalla Southwestern Medical Center del Texas.

Sebbene lo studio sia stato condotto su dei topi, l’integrazione di acidi grassi a catena corta è innocua, e non è mai stata usata per ridurre i problemi di salute derivanti da un infarto.  Riduce l’infiammazione del corpo e riduce la percentuale di disabilità dei post-infartuati. Ok, ma come integrare questi acidi grassi?
Poiché non siamo cavie di laboratorio, su quali prodotti possiamo contare? (SEGUE A PAGINA 2)