Dipendenza da cibo: conosci e combatti le tue voglie

DIPENDENZA DA CIBO E CARENZE NUTRIZIONALI

La dottoressa Tuck spiega che, a causa dell’offerta di cibi densi in calorie ma poco nutrienti, rispetto a un tempo, siamo fintamente appagati dalle nostre voglie. E questo non fa che accrescere la nostra dipendenza. Mentre i nostri antenati mangiavano ma si nutrivano perché facevano una dieta naturale, oggi se mangiamo due mega confezioni di patatine fritte, stiamo dando calorie ma anche pochi nutrienti.
E la carenza di nutrienti scatena nuove voglie di cibo.

Personalmente sono d’accordo con questa affermazione, nei limiti della natura umana. So che è normale voler desiderare dolcetti o pizza, ma ho sperimentato su me stessa che, con una dieta meno restrittiva in calorie e più abbondante di cibi naturali (noci fresche al posto di una cupcake), le voglie, se non spariscono del tutto, diminuiscono notevolmente.

Nell’elenco che vedete qui, accanto alle principali “voglie di cibo” ci sono i corrispettivi di macro e micronutrienti che possono mancare al nostro corpo.

  • Voglia di alcolici = Carenze di potassio, glutammina, calcio, proteine. Antidoto: frutta, patate, verdure, carne, pesce, noci, latticini, sesamo.
  • Desiderio di pane, snack salati, pizza e patatine = Carenza di nitrogeno. Antidoto: carne, pesce, legumi, crostacei e molluschi.
  • Voglia di cibi bruciacchiati = Carenza di carbone. Antidoto: frutta fresca.
  • Desiderio di dolci al cioccolato = Carenza di magnesio. Antidoto: noci, cacao amaro o cioccolato fondente, verdure in foglia, lenticchie, semi.
  • Voglia di formaggi stagionati, prodotti al formaggio = Carenza di calcio, vitamina D, tavolta omega3.
    Antidoto: latte e latticini scremati, carenza di sole a aria aperta, pesce azzurro, semi di chia, semi di lino, mandorle e legumi.
  • Voglia di lievitati, pizza, brioche, cornetti, dolci da forno = Carenza di nitrogeno, triptofano vitamina B6.
    Antidoto: latte, pollo e tacchino, alghe, legumi, noci, banane, patate, latte scremato o di soia, salmone, pistacchi, melanzane.

DIPENDENZA DA CIBO: IL FATTORE INTESTINALE

Questa tabella ha anche un’altra funzione, ovvero di aiutare la nostra flora intestinale che è in parte responsabile, assieme al nostro cervello, delle nostre voglie di cibo.

I batteri intestinali infatti si “specializzano” a seconda del cibo che gli proponiamo.
Se mangiamo sempre le stesse cose, il risultato sarà anche che vorremo le stesse cose da un punto di vista “batterico”, e non solo di appagamento cerebrale.
Gli effetti sono molteplici: alcuni batteri (quelli “cattivi”) hanno la meglio sugli altri, i buoni, che diminuiscono; il metabolismo rallenta e aumenta il rischio di malattie. Il corpo risponde a questo impoverimento intestinale desiderando altro cibo, e così via. Non è un caso che, se proviamo a cambiare in meglio le nostre abitudini alimentari, possiamo sperimentare problemi di regolarità intestinale.
Ma una volta che il corpo riesce ad assimilare i nuovi alimenti e la flora batterica sarà migliorata, le nostre voglie saranno minori.
Mi spiace di essermi dilungata, ma trovo la questione importante e spero di avervi dato un consiglio o due più efficaci del semplice “non devo mangiarlo”.

Per approfondimenti:
come sconfiggere le tue voglie di cibo in 10 mosse
quali sono i segnali della schiavitù da cibo?
come sconfiggere la voglia da cibo spazzatura con la dieta