Troppi grassi aumentano il rischio di cancro del colon

Avevo già postato su Dcomedieta alcuni studi che evidenziavano un effetto collaterale di una dieta troppo ricca di grassi, come una dieta chetogenica ad alti grassi, alcune diete paleo ma anche un’alimentazione incontrollata.

Oggi un nuovo studio evidenza un maggiore rischio di cancro del colon per chi assume troppi grassi con l’alimentazione.

TROPPI GRASSI NELLA DIETA MODERNA

Tantissime persone per esempio non si rendono conto di quanti grassi assumono con la dieta, considerando grassi solo i condimenti o gli alimenti che ne sono ricchi (per esempio formaggi grassi, pancetta, burro di arachidi, eccetera).
Questo è un grosso errore, perché non considerano i dolci e gli snack salati o le preparazioni salate.

I dolci non hanno solo zuccheri, ma hanno anche grassi. Croissant, biscotti, merendine, grissini, creme al cioccolato, gelati, cioccolatini, dolci al cucchiaio, torte. E poi alimenti salati come una pizza margherita, che da sola apporta circa 30-35 grammi di grassi, tra mozzarella (17 grammi di grassi sono solo per 100 grammi) e olio (10 grammi di grassi per un cucchiaio raso). Oppure lasagne, piatti ripieni, patatine fritte, salatini, pizze rustiche con sfoglia, salsicce.

Mentre in origine la dieta mediterranea era prevalentemente basata su cibi poveri di grassi, anche se conditi con olio di oliva, oggi facendo un’alimentazione più moderna arriviamo anche a 70-80 grammi di grassi giornalieri al giorno ma senza contare l’olio o il burro.

L’equivalente cioè di 7 di olio in aggiunta all’olio stesso.
Aggiungiamo l’olio, due cucchiai tra pranzo e cena, sempre se siamo precisi e contiamo l’olio col cucchiaio: fanno 90-100 grammi di grassi.

Un solo biscotto arriva a 2-3 grammi di grassi: ne mangiamo 4 o 5 a colazione e siamo a 10 grammi e oltre di grassi. Un pacchetto di cracker ha più di 3 grammi di grassi. Un solo cioccolatino ne ha 4 o 5 grammi. Un sacchetto di patatine da 25 grammi ha 9 grammi di grassi. Questo senza contare formaggi, insaccati, frutta secca eccetera. Né i condimenti.

Dunque potete immaginare che nell’arco di 24 ore se si abbonda in alimenti industriali si abbonda anche in grassi.

I grassi sono usati nell’industria alimentare per conferire più sapore agli alimenti, renderli più appetitosi e spingerci a mangiarne di più. Nella dieta mediterranea si conta che il 30% in media del fabbisogno calorico giornaliero deve venire dai grassi. Precisamente dal 25% a meno del 35%.

Se poniamo che una donna fa una dieta da 2000 calorie, questo significa che 600 calorie devono derivare dai grassi, nella loro totalità. Traduciamolo in grammi, sono 66 grammi di grassi per una donna.

Ma abbiamo visto prima che tra cibi moderni e condimenti arriviamo a 90-100 grammi, dunque 25-30 grammi di grassi in più. E solo in un contesto casalingo. Cene fuori, colazioni al bar, pranzi in mensa eccetera non li ho calcolati.

Ma quale effetto hanno questi grassi in più sulla nostra salute? (SEGUE A PAGINA DUE)