Sistema immunitario iperattivo: i cibi da evitare

SISTEMA IMMUNITARIO E INFIAMMAZIONE: COSA FARE

In generale si è visto che molte persone che soffrono di sistema immunitario iperattivo hanno anche disturbi digestivi o intestinali. Per esempio, ma non in tutti, può esserci celiachia (altra malattia autoimmune) o sensibilità al glutine, sensibilità alle caseine o al lattosio, ad alcuni tipi di carboidrati, eccetera.

Quindi se si sospetta un sistema immunitario iperattivo la prima cosa da fare è verificare di non avere allergie, SIBO o altri disturbi intestinali, infezioni da agenti chimici o infezioni da endotossine (Coli, Salmonella) che possono venire dal cibo o dall’ambiente.

Una volta accertato lo stato infiammatorio silente, si può procedere per esempio eliminando il glutine se scopriamo una sensibilità al glutine (o farlo in via temporanea o fare una dieta a ridotto contenuto di glutine).

Ma eliminare intere categorie di cibi dalla dieta se non si fanno questi accertamenti è rischioso. Si può arrivare a una temporanea regressione dei sintomi, per poi ricadere in uno stato di peggioramento repentino e inspiegabile. Questo perché certi protocolli possono escludere determinati cibi per poi abbondare in altri cibi infiammatori.

Tuttavia, alcuni studi hanno proposto delle prime azioni, nella rimozione dei cibi che sono associati più facilmente a un sistema immunitario iperattivo.

SISTEMA IMMUNITARIO IPERATTIVO: I CIBI DA EVITARE
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Il junk food.

Sappiamo tutti che esiste un cosiddetto “cibo spazzatura” ovvero una categoria di cibi che non apporta molti nutrienti e che in generale ha queste 3 caratteristiche insieme.
1. E’ ricco SIA di zuccheri CHE di grassi.
2. Non ha materie prime di qualità.
3. E’ ricco di additivi e altre componenti tipiche dei prodotti lavorati industrialmente.
Si è visto che c’è una correlazione positiva tra una dieta ricca di cibo spazzatura e malattie autoimmuni.

I cibi ricchi di metionina.

Un nuovo studio, condotto tuttavia su cavie e non sull’uomo, identifica nei cibi ricchi di metionina un possibile agente scatenante del sistema immunitario iperattivo. Pesci di grossa taglia, spirulina, pollame, sesamo e latte di vacca sono i cibi più ricchi di metionina.

Acidi grassi polinsaturi.

Gli acidi grassi polinsaturi sono chimicamente “instabili” rispetto ai saturi, e si è visto che nei Paesi industrializzati le persone consumano in generale più omega 6 che omega3. Questo potrebbe spiegare perché in alcuni studi, la somministrazione di omega3 ha dato risultati contro le autoimmuni, ma attenzione!

Non tutti gli studi concordano sugli omega 3 per correggere un sistema immunitario iperattivo.

In generale, però, le persone consumano troppi acidi grassi polinsaturi. Si è visto per esempio che sia la durata del tempo di cottura che il punto di fumo se si usano degli olii di semi produce sostanze infiammatorie, e anche cancerogene. Sarebbe meglio quindi cercare di ridurre l’uso in cucina di oli come quello di girasole, di soia, di colza, di mais, di arachide. E fare caso agli alimenti che compriamo. Usano questi oli?

Maiale e alimenti di derivazione animale da allevamento intensivo.

Secondo lo studio Immunodietetica, la carne di maiale, le carni rosse lavorate e il latte bovino sono correlati a un sistema immunitario iperattivo. Latticini e formaggi non vanno esclusi dalla dieta a meno di non avere sensibilità accertate, ma c’è latte e latte. Anche il tipo di caseine potrebbe influire sull’infiammazione. 
Sarebbe preferibile quello di capra a quello vaccino, e molta prudenza deve venire dal consumo di carni e pesci di allevamento, scegliendo invece capi allevati biologicamente dove possibile, e limitando il consumo di carne di maiale e insaccati.

Eccesso di grassi.

Un eccesso di grassi nella dieta è associato positivamente a maggiore rischio di malattie autoimmuni, perché provocherebbe cambiamenti nella mucosa gastrica e nella flora batterica intestinale. I grassi trans e idrogenati sono da bandire.

Sale.

Il sale ha un ruolo controverso nel sistema immunitario iperattivo, cioè si sono trovate delle associazioni tra il consumo di cibi salati e i linfociti T, ma non si sa né come né perché. E soprattutto dire cibi salati vuol dire tutto e niente. Rientrano i cibi spazzatura? Le patatine fritte, per esempio, o le arachidi salate? Non è chiaro, ma nel dubbio è meglio astenersi dagli alimenti con troppo sale aggiunto.

Mais, soia, grano e lectine di cereali e legumi. 

Si è visto che i cereali geneticamente modificati e le lectine di cereali e legumi possono scatenare in entrambi i casi delle reazioni infiammatorie. I motivi sono disparati. Per le lectine si pensa che possano portare carenze di vitamine e sali minerali. Per cereali e legumi si sospetta inoltre una reazione crociata in chi è celiaco. In alcuni studi esiste correlazione anche con le malattie autoimmuni.

Su questo come sul sale occorrerebbe essere cauti, ma se legumi e cereali integrali ci causano problemi intestinali, prepararli adeguatamente con questi metodi o eliminarli per trenta giorni può essere d’aiuto.

Glutine

La gliadina, una prolammina del complesso proteico del glutine che si trova nel grano, è correlata da più studi a un sistema immunitario iperattivo. Esistono molte teorie, ma in sostanza il glutine è associato a una risposta infiammatoria anche in soggetti non celiaci.

Se non si può o si riesce a escludere il glutine del tutto, sarebbe quanto meno meglio evitare farine ricche di glutine o forti (la manitoba, per esempio) e prodotti come il seitan, variando la dieta con altri cereali come il riso o l’avena (che contiene avenina e quindi il glutine ma non la gliadina). Chiaramente se si è celiaci il glutine va escluso punto e basta.

Obesità.
Il grasso viscerale è positivamente associato a un sistema immunitario iperattivo.