Questi supercibi possono farti male

maxresdefaultI supercibi sono la moda degli ultimi anni: si tratta di cibi dalle proprietà particolari, in genere molto nutrienti, che proprio per i benefici che apportano al nostro organismo sono quel qualcosa in più alla nostra tradizionale alimentazione. Alcuni di questi sono costosi, ma chi più o chi meno abbiamo fatto tutti lo sforzo economico di provarli almeno una volta o più per goderne dei benefici. Che, però, potrebbero essere molto più limitati di quelli che avevamo ipotizzato: e che, anzi, potrebbero addirittura farci più male che bene, o farci bene esattamente come il piatto di pastasciutta a cui abbiamo rinunciato. Una indagine del Daily Mail ha infatti raccolto tutte le perplessità riguardo al mondo dei supercibi, e be’, alcuni di questi sarebbero semplicemente da evitare perché compromettono la digestione, causano gonfiore intestinale, indeboliscono la flora batterica, compromettono il lavoro della tiroide finendo per abbassare il metabolismo.

SUPERCIBI: QUELLI DA EVITARE DECISAMENTE
1) La quinoa
(a quanto si pronuncia Kin-wah o Kinuà, non Kinoa né Cuinoa): si tratta di uno pseudocereale, a metà tra un seme e un cereale, considerato un supercibo per il suo alto valore proteico, a cui si aggiunge la mancanza di glutine che l’ha reso celebre tra i sostenitori del gluten free. Ci sono 4 ottime ragioni per mangiarne di meno, però: 1)  non è un cibo ecosostenibile: la quinoa che compriamo è d’importazione da Paesi come il Peru o la Bolivia che lo usavano come cibo povero: il suo successo l’ha resa inaccessibile agli abitanti di questi Paesi e di contro ha creato lo sfruttamento delle persone coinvolte nelle coltivazioni. 2) Il prezzo non è mai competitivo, la quinoa costa anche il doppio del riso 3) Essendo un seme è carico di saponine e altri antinutrienti. Le persone che evitano i cereali o legumi per il terrore delle saponine peggiorano sicuramente la loro alimentazione abbuffandosi di semi di ogni tipo, che ne hanno parimenti: se proprio amate la quinoa, mettetela a bagno per 8/10 ore e fatela germogliare (germoglia da sola in acqua), poi risciacquatela bene e cuocetela in un filo di acqua per pochi minuti. 4) La quinoa causa gonfiore, irritazione intestinale e indebolisce la digestione proprio per il suo contenuto di antinutrienti maggiore rispetto ad altri cereali.
2) Il cavolo nero: voi ovviamente sapete già che cavoli, broccoli, verze e cavolfiori vanon consumate sempre e solo cotte, vero? Da crude, tutte le crucifere hanno degli antinutrienti che contrastano con la funzionalità della tiroide. Per il nostro metabolismo sono letargici, per cui evitare i centrifugati detox con il cavolo verde (meglio gli spinaci) e consumate le crucifere di inverno, quando è la loro stagione, e cotte, per distruggere gli antinutrienti.
3) Le bacche di goji: sono da evitare se soffrite di artrite, causano gonfiore e costipazione per tutti gli altri. Possono creare allergie sulla pelle e sono controindicate a chi soffre di diabete. Meglio i frutti rossi freschi, come mirtilli o ribes.
4) I semi di chia: per carità, un poco di semi di chia non vi farà male, ma non consumateli abitualmente: i semi di chia hanno un contenuto di fibre viscose superiore a molti altri cibi, e queste creano una gelatina che nel nostro intestino può intrappolare il gas. Il risultato è gonfiore e costipazione. Sono quindi da evitare se soffriamo di colon irritabile, Hanno un alto contenuto di antinutrienti della pianta: meglio consumarne in piccole dosi. In più, costano.