Perché una dieta povera è pericolosa?

E’ uno studio scioccante quello pubblicato in questi giorni dalla rivista medica The Lancet, che ha analizzato ottanta fattori di rischio per la salute girando 188 Paesi e analizzandone le abitudini e lo stile di vita. Il risultato è che secondo i ricercatori, il nostro modo di mangiare è molto più pericoloso per la salute del fumo, dell’alcol e dell’inquinamento ambientale, stimando che una causa su cinque di morte prematura è dovuta a una dieta povera. Povera di che? Una dieta povera di nutrienti. Una dieta povera di frutta, verdura, alimenti bilanciati di macro e micronutrienti e alimenti di qualità, e ricca invece di cibi raffinati e di tutti gli altri cibi che volgarmente definiamo come “calorie vuote”.
Ovviamente possiamo prevenire la cosa, ovvero possiamo fare delle scelte più consapevoli, interrogandoci su quello che mettiamo sul piatto e che poi ci finisce nella pancia. Come? Ecco alcuni consigli.

1) Leggere le etichette alimentari. 
2) Alternare il consumo di carni rosse ad altre risorse proteiche: formaggi, carni bianche, legumi, pesce. 
3) Scegliere risorse alimentari locali, allevamenti locali, agricolture locali
4) Quando possibile comprare dal bio
5) Ricordarsi di mettere a bagno legumi e cereali integrali, cambiando l’acqua, per renderli più nutrienti.
6) Consumare non 5 ma 7 porzioni di frutta e verdura giornaliere.
7) Per una spesa che non pesa, compriamo parti meno nobili, legumi sfusi e verdure più comuni: perfetti per la nostra salute cavoli, carote (specie da mangiare crude), finocchi, sedano, verdure a foglia verde e di campo, pesci meno pregiati come alici e sardine, parti non muscolari di carne, come fegato e ossa per il brodo.
8) Evitiamo alcol e sostanze eccitanti.
9) Evitiamo conserve e cibi in scatola