Perché non hai trovato una dieta che funziona?

3) Smettila di credere all’autocontrollo: l’autocontrollo nella dieta è una delle più grandi mistificazioni, secondo Traci, la quale spiega che, se si esercitasse solo due o tre volte al giorno, potrebbe anche funzionare, ma in realtà noi facciamo scelte alimentari costanti, tutto il giorno, persino a ogni ora. Più siamo ossessionati dal cibo, più l’autocontrollo è inutile. Facciamo il caso che un tuo collega porti dei pasticcini in ufficio: avere autocontrollo significa non solo rifiutare i pasticcini una o due volte (il collega insisterà), ma anche mantenere la propria posizione di rifiuto finché i pasticcini sono “in vista” o a portata di mano. Moltiplica questa battaglia per tutte le volte che mangi o pensi al cibo? Capisci quanto stress accumuli? E questo stress è registrato dal corpo come un segnale di allarme, assieme all’assunzione di meno cibo perché sei a dieta. Il risultato è ancora una volta che il corpo lavora contro di te: mangerebbe i pasticcini ma non glielo permetti, dunque alza l’allerta per indurti ad avere più fame di dolci in generale, e ti spinge a una maggiore ossessione verso il cibo, anche attraverso gli ormoni dello stress e della fame; i livelli di leptina e grelina infatti cambiano quando siamo a dieta.

4) Impara che esiste un set point del peso: secondo la teoria del set point ognuno di noi ha un set point del peso, ovvero un peso stabile (con una oscillazione normale di un chilo o due) entro cui difficilmente si dimagrisce o si ingrassa. Questo set point viene stabilito sostanzialmente durante la crescita, anche attraverso il numero di adipociti: lo si può ovviamente cambiare, ma si è visto che per avere successo occorre mantenere per oltre un anno il nuovo peso raggiunto, soprattutto se vogliamo perdere molti chili. Traci consiglia di conoscere il proprio set point (basta pesarsi una volta a settimana e fare una media mensile) e, se si vuole perdere peso, iniziare partendo ad abbassare il set point in modo progressivo, per esempio meno di cinque chili, sempre puntando a un percorso salutare e non di solo dimagrimento. Poi stabilizzarsi per qualche mese (3 o 4) con un regime eucalorico (= normocalorico) in cui si prova a mantenere il peso senza reingrassare, ma mangiando quanto il nostro nuovo fabbisogno. Infine provare a perdere ancora un po’ di peso una volta che ci si è stabilizzati.

(PHOTO VIA: http://mannlab.psych.umn.edu)