Le cose che NON deve fare un bravo personal trainer

LE COSE CHE UN BRAVO PERSONAL TRAINER NON FA
1) Un bravo personal trainer non può prescriverti diete, solo consigliartele: 
può senza dubbio darti dei suggerimenti nell’alimentazione, ma solo se glieli chiedi. Se prova a importeli, se tu non gli hai chiesto nulla, ricordagli che è il medico a prescrivere una dieta, e che questo comportamento è passibile di denuncia. In particolare, resisti quando i suoi consigli vertono sull’escludere i carboidrati, mangiare il triplo delle proteine rispetto al tuo fabbisogno proteico (che se ti alleni non supera i 2 grammi di proteine giornaliere), eliminare una serie di alimenti considerati il male. Poi dice che uno scappa, o peggio, si abbuffa.

2) Un bravo personal trainer non ti passa nulla sottobanco: un personal trainer può suggerirti un’integrazione blanda, sempre se gliene fai richiesta, per esempio di amminoacidi specifici o integratori di sali minerali, ma non può passarti di sua iniziativa né integratori (per provarli) né termogenici o altre sostanze né, orrore dell’orrore, farmaci. Né gratuitamente né perché lo paghi. In alcun modo può e deve passarti farmaci. Non importa che ti dica che sono innocui. Se succede qualcosa ci vai tu in ospedale, non lui (o lei). Se ti propone farmaci (e nove volte su dieci non sono farmaci da banco), tu digli che per quelle nove volte su dieci lo denuncerai.

3) Un bravo personal trainer non è il tuo psicologo o l’amico del cuore: il personal trainer è una persona che si deve occupare del tuo allenamento, e che su tua espressa richiesta può darti una mano con alimentazione e integrazione. Stop. Quando ti chiede cose personali e di natura privata, sta già andando oltre: quando punta su affetto e amicizia, e usa un linguaggio inopportuno o addirittura un atteggiamento inopportuno, sta decisamente andando oltre, e, peggio, sta provando a manipolarti. Il personal trainer non è né l’amico del cuore né lo psicologo né il fidanzato o la fidanzata.

4) Un bravo personal trainer deve sempre motivarti: lo specchio a casa ce l’hai, non hai bisogno di quello della regina cattiva di Biancaneve. Se il personal trainer critica il tuo corpo senza un contesto, se non sa motivarti e non è felice dei tuoi risultati, se ti fa sentire peggio fisicamente e di umore, cambialo senza rimpianti.Non hai chiesto di avere a che fare con qualcuno che ti azzeri l’autostima, deve solo allenarti.

5) Un bravo personal trainer si sa sempre spiegare e non procede per dogmi: alla domanda “perché facciamo questo allenamento”, la risposta del personal trainer non può essere: “perché è così che si fa”. O ti parla di biomeccanica o ha sbagliato mestiere. In alcun modo il personal trainer, che si occupa del benessere fisico (dunque di una cosa delicata: se ti fai male, che succede?) può importi alcunché e soprattutto negarsi a chiarimenti e spiegazioni. Perché lo squat a corpo libero sì e alla smith no? Be’, deve sapertelo dire.
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