La dieta di Ray Peat per la tiroide, versione semplificata

DIETA DI RAY PEAT VERSIONE SEMPLIFICATA: LISTA DEGLI ALIMENTI

Carboidrati nella versione semplificata.
Bene tutti i tipi di frutta (senza buccia), in due/tre porzioni al giorno più un bicchiere di succo d’arancia (spremuta). Accettabile anche la frutta disidratata, ma in porzioni ridotte e senza olii aggiunti. Se si può trovare della buona frutta esotica, è bene mangiarne ogni tanto. Mele e pere vanno cotte; le banane possono dare reazioni allergiche e vanno dunque valutate in base alla risposta individuale.

Le verdure devono essere ortaggi (zucchine, peperoni, melanzane), e non fogliame. Quindi le verdure in foglia così come le crucifere sono sconsigliate. Bene anche zucca e barbabietole, funghi e germogli di bambù. Le verdure devono essere sempre ben cotte e cucinate in modo da essere facilmente digeribili (via le foglie e le parti più coriacee).

Ok patate, farina di mais bianca alcalinizzata (masa harina), riso bianco o basmati, occasionalmente avena decorticata (ma ok anche fiocchi di avena ogni tanto), bene fecola di patate e gnocchi, pasta tradizionale con moderazione, pane bianco con moderazione. Meglio del pane realizzato con farina di farro monococco.
No all’integrale in nessuna forma.

Se vogliamo fare qualche impasto da forno, tipo una torta, possiamo usare la farina di mais bianco, la farina di riso, la fecola e poca farina doppio zero (mai integrale, però) o la farina di farro monococco.  Per intenderci: bene un pan di spagna o una torta al cioccolato con poca farina o delle torte di frutta; un po’ meno bene biscotti, crostate e tutte quelle preparazioni dove la farina si trova in grossa quantità.

Grassi.  Margarine, oli vegetali, prodotti con olii vegetali che non siano olio di oliva (ma con moderazione), vanno eliminati.

Zuccheri aggiuntivi. Tra i dolcificanti bene il miele, il malto, lo zucchero in generale. Marmellate, gelato artigianale o fatto in casa senza addensanti, succhi di frutta e anche un po’ di Coca cola sono rimedi antistress eccellenti. Il cioccolato non deve avere lecitina di soia.

Proteine nella versione semplificata. Concesso il pesce tranne quello azzurro, sono ok la carne di manzo o di vitello o di pecora/capra (con fegato raccomandato una volta a settimana o ogni due settimane). Vanno bene crostacei e molluschi (i più raccomandati), tutti i tipi di latticini e i formaggi (a parte yogurt e fermentati), le uova solo intere una volta a settimana (non mangiare solo albumi). Esclusi come sappiamo i legumi, poi il seitan e i prodotti della soia. Non alla soia in nessuna forma.

Grassi nella versione semplificata: è semplice, non si mangiano noci, semi oleoginosi, frutta secca in generale, olii vegetali a parte olio di cocco e un po’ di olio di oliva. Vanno bene burro, burro di cacao o ghee. Bene il cacao.

Esclusi gli addensanti che non siano di gelatina animale certificata. No ad agar agar, lecitina (emulsionante), carragenina, farina di carrube, psillio o altro.

Decisamente quella di Peat non può essere una dieta vegana ma al limite vegetariana.

Carne e pesce non vanno consumati ogni giorno, anzi. Il grosso dell’apporto proteico giornaliero è con latticini, soprattutto latte scremato, gelatina, formaggi, e uova. Tra il pollame e il maiale, scegliere uno dei due da mangiare massimo una volta ogni 20 giorni se non se ne può fare a meno.  Se mangiamo un alimento ricco di ferro, è bene consumare del caffè per ridurne l’assorbimento. Vediamo come comportarci per i pasti.

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