La correlazione tra alimentazione e salute è batterica

Più forti del DNA, i nostri batteri intestinali ci possono predire l’insorgenza di gravi malattie, come il Parkinson e il diabete di tipo 2, e addirittura segnare la nostra risposta all’infezione da Covid. Si può cioè prevedere se, prendendo il Coronavirus, svilupperemo sintomi lievi o gravi. Uno studio molto dettagliato apparso sulla rivista Nature spiega che la correlazione tra alimentazione e salute esiste ed è di tipo batterico.

A seconda del nostro regime alimentare, infatti, avremo una flora intestinale diversa. Ovvero dei batteri amici o  batteri buoni, che potenziano le difese immunitarie e il metabolismo, riducendo i rischi di gravi malattie.

E dei batteri nemici della salute o cattivi che invece di predispongono più del nostro profilo genetico a sviluppare determinate malattie. Il che, per così dire, è una buona notizia. Significa che cambiando dieta possiamo migliorare la nostra flora batterica e quindi la nostra salute e il nostro metabolismo.

Vediamo lo studio in dettaglio.

CORRELAZIONE TRA ALIMENTAZIONE E SALUTE: LA TESI BATTERICA

Lo studio è stato condotto dal Dipartimento di Biologia Integrativa, Computazionale e Cellulare dell’Università di Trento e dal Dipartimento di Scienze della Nutrizione del King’s College di Londra.
Ognuno di noi, spiega lo studio, ha una flora batterica differente.

Prendendo in esame la dieta di oltre 1000 persone e analizzando oltre 1200 batteri intestinali, tuttavia, i ricercatori hanno notato che esiste una correlazione tra alcuni batteri, stile alimentare e predisposizione alle malattie.

Alcuni di questi batteri sono stati analizzati per la prima volta dal punto di vista scientifico.
In particolare, si è visto che una dieta ricca di sostanze antiossidanti, da verdura e frutta fresca e cruda, e da alimenti di origine animale come pesce azzurro, modificano la flora batterica positivamente.

Per esempio i batteri Prevotella copriBlastocystis spp. sono batteri amici. Questi migliorano il metabolismo degli zuccheri e quindi la glicemia dell’individuo.

Ma soprattutto i ricercatori hanno scoperto che i batteri sono più influenti dei marker metabolici individuali.
Questo vuol dire che una persona che non ha familiarità con determinate malattie può rischiare di svilupparle se ha una flora intestinale “cattiva”. 

Ecco come cambiare positivamente la tua flora intestinale batterica.
Dieta della flora intestinale del dr Mullin.