Il tè nero fa dimagrire? Uno studio dice di sì

In questo blog vi ho spesso parlato dei benefici del tè per perdere peso: il tè verde, il tè matcha, il tè di puher, il tè di oolong, sono tipi di tè ricchi di antiossidanti, che hanno dei benefici sul metabolismo glucidico, ovvero da un lato abbassano la glicemia, dall’altro spingono il corpo a bruciare gli zuccheri ingeriti (per esempio se ne parla in questo studio). I vantaggi dei tè per dimagrire sono insomma un fatto: le sostanze essiccate della pianta vengono rilasciate in infusione, e in genere l’apporto di caffeina è più blando di quello del caffè, e al contrario del caffè viene rilasciato nel corpo poco per volta. Solo il tè nero è quello decisamente più forte, e finora non si erano mai accertate delle proprietà dimagranti particolari. Dico, finora.
Di oggi è infatti la notizia che un team di esperti dell’UCLA avrebbe riscontrato nel tè nero una particolare proprietà che altri tè non sembrano avere: il tè nero infatti ha un particolare effetto microbiotico, ovvero agisce a livello della flora batterica intestinale, apportandone dei benefici. Adesso sappiamo che la salute della flora batterica intestinale è un elemento chiave per avere un metabolismo più efficiente e il tè nero sarebbe capace di nutrire i batteri buoni dell’intestino, ovvero quelli tipici delle persone più magre. Questo perché i polifenoli del tè nero a differenza dei polifenoli di altri tè, raggiungono l’intestino, dove svolgono un’azione prebiotica più intensa di quella del tè verde, nutrendo dei particolari batteri noti come Pseudobutyrivibrio: più intensa perché le molecole del tè nero, essendo più grosse di quelle del tè verde, stazionano più a lungo nell’intestino.
Inoltre, esattamente come il tè verde, il tè nero aiuta il lavoro del fegato, dunque è anche utile nel metabolismo dei grassi.