Il caso di Whitney Way Thore e il fat shaming

np_20150623_arlife-rez_910052Torno sul caso del fat shaming, ovvero la tendenza a discriminare le persone in sovrappeso, che si è allargata fino a diventare un fenomeno di portata mondiale proprio grazie ai social network: i coraggiosi da tastiera che perdono il loro tempo insultando le persone in carne sono molto più numerosi di quello che possiamo immaginare, e ovviamente i loro comportamenti condizionano quelli di gruppo, nel senso che vengono facilmente imitati. Nel mirino dei fat shamers ci sono spesso personaggi dello spettacolo, che vengono ridicolizzati indipendentemente dal loro peso: per questo può capitare che vengano prese di mira anche delle fotomodelle che pur rientrando nella taglia 40 sembrano più curvilinee di altre; attrici che hanno preso qualche chilo o appaiono più rilassate in una foto; gente comune, che magari si iscrive a facebook; adolescenti.

Ecco perché, ogni iniziativa che denuncia il fat shaming deve esserci di esempio: perché le persone che ci discriminano per via del nostro peso sono essere stesse vittime di ragionamenti semplicistici che dobbiamo saper combattere ad armi pari. Per esempio, l’idea che una persona con problemi di sovrappeso debba i suoi chili di troppo a pigrizia e alimentazione sbagliata.

Oggi vi faccio l’esempio di Whitney Way Thore: personaggio televisivo noto al pubblico statunitense per il programma My big fat fabulous life, Whitney è un’attivista speciale; si impegna perché le persone, e in particolare le donne, non vengano più discriminate per il loro aspetto fisico, e quindi giudicate in base all’aspetto. Per far questo ha persino ideato una campagna, No Body Shame per spingere le persone a vivere con maggiore senso di accettazione il loro corpo.

Il suo caso è emblematico: Whitney infatti avrebbe preso oltre 50 chili per colpa della sindrome dell’ovaio policistico, che l’avrebbe fatta via via ingrassare, creandole altri scompensi ormonali che secondo i medici le hanno reso molto difficile perdere peso. Eppure questo non ha fermato la ragazza a essere positiva e a proporsi in modo positivo: già dallo scorso anno con un video divenuto virale, “A fat girl dancing” (una ragazza grassa che balla), Whitney ha mostrato che pur avendo un’alimentazione sana ed esercitandosi tutto il giorno (fa uno stile di vita davvero molto attivo ed è una bravissima ballerina), il suo peso non è cambiato, ma è lei ad essere cambiata e ad aver smesso di dargli troppa importanza. Spesso ospite del doctor Oz Show, la Thore è un esempio di come dobbiamo avere uno stile di vita sano e attivo indipendentemente dal nostro peso, e che il nostro peso è solo un aspetto del nostro corpo, ma non è l’universo.