Ecco come gli amici possono farti fallire la dieta

Sarà che a me è capitato tante volte di sentire queste frasi, sarà che mi è capitato di vedere persone “sabotate” dai loro amici o partner, sarà, infine, che so quanto conti essere motivati per perdere peso. Sarà insomma per tutte queste cose che sottolineo spesso che avere dei partner o degli amici che sanno motivare non solo è importante ma è essenziale a dimagrire: mentre l’esatto opposto, anche se non è predittivo del vostro fallimento, ve la rende durissima.
E purtroppo, ci sono dei modi precisi per cui i nostri amici o parenti possono farci fallire la dieta. Ecco quali sono!

COME AMICI (O PARENTI O IL PARTNER) POSSONO SABORTATI LA DIETA?
1) “MA STAI BENISSIMO” E “E ALLORA IO CHE DOVREI DIRE?” O “MA COSA DEVI DIMAGRIRE?” “TU NON NE HAI BISOGNO”:
sono tutte sfumature di un unico messaggio. Siccome secondo loro tu non devi stare a dieta (che poi, lo pensano veramente?), ti dicono queste cose quando uscite insieme, invogliandoti a infischiartene e a mangiare. Il punto è che ognuno pensa e agisce per sé, per cui basterà dire: “Ragazze (o ragazzi), ho preso questa decisione, ormai, aiutatemi a rispettarla”.

2)  A ME PIACI COME SEI: tipica de partner e dei parenti, più degli amici, rimane un evergreen. Basta rispondere che a te, no, non piace essere di questo peso. Il che non significa non piacersi, ma non trovarsi a proprio agio con un’altra taglia.

3) SEI A DIETA??? PROPRIO ADESSO CHE SI È APERTO IL NUOVO RISTORANTE: chissà perché quando si è a dieta spuntano anche nuove idee per le uscite fuori. E di colpo si scopre che nella propria città si è appena aperto:
– il cioccolataio specializzato in mega fontane e crepes grandi come una trapunta matrimoniale
– il messicano, il vietnamita, il giapponese
– il pizzaiolo amico dell’amico dell’amico dell’amico ché se non vai al suo locale si offende
– quello che è quotato bene su Tripadvisor
La soluzione ovviamente non è murarsi vivi in casa, ma organizzare un’uscita per una di queste incursioni culinarie una sola volta a settimana. Con l’accortezza di non testare tutto il menu.

4) COSA VUOI CHE SIA UN PEZZETTINO? Ma dai, che vuoi che sia solo un morso? Un paninetto? Mezzo cornetto? E se ci dividessimo il dolce (che poi a loro non va)? Ho voglia di patatine fritte e immerse nel barattolo di maionese, mi fai compagnia? Non mi lascerai mica mangiare da solo/sola? Che guastafeste. Assaggia questo, devi assaggiarlo per forza.
A tutti questi ricatti alimentari si reagisce convincendosi di una cosa sola, anzi due:
– gli assaggi non sono mai casi isolati, al primo segue il secondo
– ogni assaggio sono 100 calorie in più (non è sempre vero ma convincetevene voi per primi)

5) VIENI A CENA DA ME/APERITIVO DA ME/ CUCINO IO: questa triade infernale è quella che può accadervi quando dite che siete a dieta. Per la legge di Murphy, tutti vi inviteranno a cena a casa loro. E’ un fatto di potere: o i loro manicaretti o la dieta. Anche perché svuoteranno letteralmente la dispensa e cucineranno cose così grasse e indigeste che al loro confronto Nigella è una fruttariana. Se non potete inventarvi una colica o un figlio con una colica e sta male portarsi un piatto da casa perché non è una di quelle situazioni in cui si può fare, sacrificate l’uscita settimanale (diventerà questo il vostro pasto libero), restate a dieta la domenica, evitate di fare il bis e di attardarvi a tavola.

6) TI HO CUCINATO UNA COSA LEGGERA: attenzione al tranello. Per cosa leggera intendono una pasta frolla con un chilo di miele e frutta secca dentro, o una pasta al forno con due foglie di basilico in più a fare da rappresentanza vegetale. Ogni volta che qualcuno mi ha proposto o omaggiato di cose salutari, avevano quelle 300 calorie in più dei loro corrispettivi tradizionali. Dunque non fidatevi e prendetene una piccola porzione.

7) DAI, NON FARAI SUL SERIO? Questa capita con minore frequenza, ma capita. Se uscite indenni dal “non ne hai bisogno-stai benissimo!!!”, può capitarvi di sentirvi dire una frase del genere o qualcosa tipo: “stai ANCOOOORA a dieta?” o “ma tanto perdi adesso e poi li riprendi” o ancora “ma che ti frega? la vita è una sola”. Frasi che sottintendono che loro sono scettici sui vostri sacrifici e sui vostri risultati perché loro per primi non sono capaci di farli e ottenerli. Dunque ti vorrebbero nella loro stessa barca, quella del vorrei ma. Non cascateci: ognuno di noi ha degli obiettivi e una storia a sé!