Dieta senza zuccheri, 5 ragioni per cui è NO

3) Ti può portare ai problemi di controllo sul cibo: rileggete il punto 1 e 2. Vi siete privati dello zucchero e ora ogni pasticceria è per voi una tentazione irresistibile, annusate persino le carte delle merendine per terra. Sul serio, ragazzi, ma quanto si può durare in uno stato di privazione? Quanto autocontrollo avete? E perché esercitare questo severo controllo sul cibo, ben sapendo che prima o poi vi tradirà?
4) Non è sostenibile sul lungo termine: fare una dieta senza zuccheri (semplici) significa dire addio a moltissimi dolci, provando delle varianti che in alcuni casi sono buonine, ma niente a che vedere con il babà. O la millefoglie. O la bavarese. O i dolci di Natale. D’altra parte se pensare a questi dolci, o a una qualsiasi torta al cioccolato grondante crema, vi strappa un sorriso, è perché lo zucchero vi serve. E molti studi hanno dimostrato che le alternative senza zucchero, dagli edulcoranti artificiali a quelli naturali a zero calorie, non solo non combattono la sindrome metabolica, ma la causano.
5) Lo zucchero non è il diavolo, né una droga: Lo zucchero crea dipendenza? Sì, chiaro. Il nostro corpo ne ha bisogno per avere un metabolismo ottimale, al di sopra della sopravvivenza. Voi non volete avere il metabolismo di uno zombie, voi volete ingerire un bigné sapendo che il corpo lo sfrutterà tutto in energia. Ecco anche spiegato il motivo per cui gli zuccheri semplici sono facilmente digeribili. Sono il nostro principale carburante, e il nostro corpo non è biologicamente un masochista.  Ma allora come evitare la trappola dell’assuefazione? La soluzione non è tagliare gli zuccheri o in generale i carboidrati semplici e complessi. La soluzione è provare a cucinare all’80 per cento in modo più naturale, concedendosi il dolce in poche occasioni, una volta a settimana, e cose meno dolci durante la settimana, e in particolari momenti della giornata: un toast a colazione, ma anche pane e miele. E ricordarsi di fare una vita attiva.