Dieta low carb, fa bene al cuore e alla linea?

Di recente è stato pubblicato uno studio, anzi, una metanalisi, finanziata dalla società Atkins (quella della celebre dieta Atkins, ad alto contenuto di grassi e basso contenuto di carboidrati), in cui si afferma che la dieta low-carb non solo farebbe dimagrire di più di una dieta con i carboidrati ma meno grassi (low-fat), ma, causando un maggiore dimagrimento, ridurrebbe i rischi cardiovascolari nei pazienti che la seguono. Purtroppo, il rischio di usare i risultati di questa metanalisi per parlare del successo delle diete proteiche nella riduzione del peso corporeo è molto alto, e per questo ho letto per bene lo studio prima di parlarvene. Gli esperti hanno selezionato 17 studi sull'efficacia delle diete low carb o low fat, arrivando a stabilire quale dieta fosse la più efficace sulla base dei dati raccolti. Secondo la metanalisi, i 17 studi sarebbero stati raccolti sulla base di alcuni criteri di scelta: tutte le persone dovevano aver seguito la dieta per almeno due mesi e massimo un anno; per dieta a basso contenuto di carboidrati si intende una dieta con 120 grammi o meno di carboidrati al giorno; per una dieta a basso contenuto di grassi si intende una dieta con 30 grammi o meno di grassi al giorno. LA DIETA LOW CARB DELLO STUDIO E' UN PO' MENO LOW CARB Già da questa suddivisione, qualcosa non torna: una dieta con 120 grammi di carboidrati al giorno ha più carboidrati di una normale low-carb. Per intenderci, 120 grammi di carboidrati corrispondono a uno o due frutti (per esempio una sola banana al giorno o due tazze di mirtilli), due fette di pane integrale, qualche noce e una tazza di quinoa (o altro pseudocereale, l'equivalente forse di 50 grammi a crudo). Mentre, chi ha seguito diete low carb come la Dukan, la dieta chetogenica o la dieta Atkins e simili, sa bene di non avere questa scelta nei carboidrati, proprio perché la maggior parte delle diete low-carb prevede meno di 50 grammi di carboidrati, ovvero un frutto e due porzioni di verdura al giorno. (segue a pagina due) LA DIETA LOW FAT DELLO STUDIO NON E' UNA VERA LOW FAT D'altro canto, anche la low fat non è propriamente una low fat. Trenta grammi di grassi al giorno o poco meno sono una finestra ampia: una dieta che ha il 30% dei grassi non è una dieta a basso contenuto di grassi. Le diete low fat più celebri, come per esempio la dieta Ornish, contemplano circa il 10% di grassi complessivi, così come le High Starch diet (diete ad alto contenuto di carboidrati). La dieta mediterranea il 25%-30%. Secondo gli esperti, la dieta mediterranea sarebbe dunque una dieta low-fat. Una cosa che sembrerebbe inaudita alla maggior parte dei dietologi. Da questa classificazione di dieta low carb e low fat, capiamo il motivo per cui non dobbiamo fidarci troppo dello studio: allargando la definizione di dieta low fat e low carb, la metanalisi è riuscita quindi a far entrare studi molto diversi tra loro. Inoltre, gli esperti hanno chiaramente escluso ogni distinzione di tipo qualitativo: i carboidrati potevano essere raffinati, per esempio. Ma c'è una differenza fondamentale tra carboidrati raffinati e integrali, e nel controllo dei cibi ad alto indice glicemico si basano tantissime delle diete di successo attuali. Non voglio dire che controllare e spesso ridurre anche i carboidrati non sia una strategia vincente per perdere peso: voglio dire che, date queste premesse, dire che una dieta low carb fa perdere più peso di una low fat è una madornale semplificazione. E il sospetto che la Atkins, che ha finanziato lo studio, volesse semplicemente portare acqua al suo mulino c'è. Se vogliamo però provare una dieta low-carb, il mio consiglio è quello di provare prima a cambiare il tipo di carboidrati che mangiamo, e vedere se questo ci dà dei risultati. Ecco alcune regole. (segue a pagina tre) COME FARE UNA DIETA LOW CARB SENZA RINUNCIARE AI CARBOIDRATI 1) Variamo gli alimenti a base di carboidrati nella dieta: non mangiamo pasta tutti i giorni. Alterniamo la pasta tradizionale con cereali in chicco o patate o polenta o riso integrale. 2) Non associamo due carboidrati diversi a pasto: no a pane e pasta, pane e patate. Un solo carboidrato a pasto. 3) Mangiamo carboidrati solo nei pasti principali: colazione, pranzo e cena. No a snack a base di carboidrati come biscotti o crackers. Da questa regola escludiamo solo la frutta, che può essere usata come spuntino. 4) Limitiamo la frutta a due frutti al giorno, e niente succhi di frutta. Mangiamo più verdura al suo posto.

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