Demonizzare i cibi è sbagliato: ti spiego perché

3) LA QUALITA’ DEL CIBO CONTA: Chiaramente la qualità è importante nella scelta dei cibi, per esempio la loro provenienza, ma anche come è lavorata. C’è modo e modo di lavorare un cibo e ci sono marche e marche persino per i gelati. Il mio consiglio è quello di provare a trattarsi sempre come un consumatore esigente.
Io mangio poca carne, ma se voglio una bistecca, vado per la chianina, così come se vado al bio a comprare la quinoa per fare degli hamburger vegani, compro quella coltivata in Italia, senza dubbio più ecosostenibile. Stessa cosa per il gelato, per i formaggi, per il pesce. Il locale, l’artigianale, sono concetti che ci rendono consumatori migliori e più consapevoli. Questo sempre però senza farsene una malattia.

4) LE CALORIE CONTANO: mettiamo che io voglia mangiarmi a merenda non lo yogurt ma una zeppola di san Giuseppe. Quella fritta, con la crema sopra o in mezzo e l’amarena. Più che sentirmi in colpa per la zeppola in sé, se non voglio ingrassare, devo ricordarmi di mangiare meno a cena o comunque di mangiare meno nel corso della giornata. 
Non è la zeppola in sé, infatti, a rimanermi nei fianchi, ma l’eccesso di calorie: e non nel corso della giornata, ma come media settimanale. Se un giorno finisco per mangiare di più, posso sempre rimediare il giorno dopo di meno (e vivermi il cibo che amo senza sensi di colpa).
(SEGUE A PAGINA TRE)