Nel momento in cui lo stress diventa costante, ed è uno stress significativo, la produzione di un eccesso di ormoni dello stress influenza il nostro peso corporeo, il senso di fame e il rapporto con il cibo. In questo caso non entra in gioco l’adrenalina, ma il cortisolo. Maggiore cortisolo spinge a una voglia maggiore di grassi e zuccheri, mirata ad accumulare grasso corporeo. Il motivo è semplice. Se lo stress perdura, il nostro corpo cerca di fare scorte, quasi preventivasse qualcosa di grave, che rimetterà in circolo l’adrenalina. Troppo cortisolo ci fa vivere in uno stato di continua agitazione. Chissà cosa accadrà. E accumuliamo grasso. Spesso, questa condizione stressante dura parecchio. O è durata parecchio. E il corpo, una volta che ha accumulato, non se la sente proprio di lasciar andare. Ecco dunque cosa fa ingrassare. Il cortisolo. Ma non è finita.
C’è una proteina che entra in gioco quando siamo stressati: si chiama betatrofina, e secondo questo nuovo studio sarebbe capace di inibire la distruzione della massa grassa, impedendo al corpo di “bruciarla”.
Per questo a molte persone che mi scrivono chiedendomi che fare perché non perdono peso, faccio una domanda, soprattutto quando sembra che stiano facendo di tutto per dimagrire: hai subito un grosso stress? Sei attualmente stressato?
E cosa si può fare per dimagrire?

La cosa non è semplice: le diete dimagranti aumentano il cortisolo e la produzione di betatrofina, quindi aumentano lo stress. La prima cosa da fare non è la dieta restrittiva o ipocalorica, ma è uscire dalla condizione di stress, dato che a causa della betatrofina, il corpo non vuole liberarsi del grasso corporeo.
Gli esperti sono categorici: il primo passo per dimagrire non è fare una dieta, ma capire se siamo stressati ed eliminare i fattori di stress.