Cibi ricchi di ferro

Cibi ricchi di ferro: la differenza tra ferro EME e NON EME

Il ferro in natura può essere EME o inorganico (ferro NON EME).
I cibi di origine animale possono avere entrambe le forme (a parte i latticini), quelli di origine vegetale hanno invece solo il ferro inorganico. Cosa vuol dire?

Il ferro inorganico è di difficile assimilazione, nel senso che il corpo riesce ad assimilarne solo una parte (circa un quarto). In parte questo è dovuto alla presenza di altri composti, specie nelle piante, che a livello intestinale contribuiscono a degradare il ferro e ridurne l’assimilazione. Per esempio gli ossalati, i tannini, i polifenoli e i fitati.

Poiché è a livello intestinale che il corpo assorbe il ferro, se assumiamo alimenti di origine vegetale dobbiamo fare attenzione a questo particolare.

Per esempio: se assumiamo alimenti di origine animale, non è necessario condire con succo di limone o introdurre vitamina C durante il pasto. Ma è importantissimo farlo se assumiamo alimenti solo di origine vegetale, per esempio cereali integrali e legumi o verdure in foglia (che però hanno poco ferro assimilabile).

Dopo esserci ricordati questo, una prima classificazione semplice dei cibi ricchi di ferro potrebbe essere la seguente.

CIBI RICCHI DI FERRO

  1. Alimenti di origine animale.
    Tuorlo d’uovo, fegato, carni rosse, selvaggina (anatra, per esempio), coniglio, carne di cavallo e pollame (in particolare quello ruspante), ma anche il polpo, le seppie, le cozze e le ostriche, i pesci di lago.
    Chi è carente di ferro può iniziare a variare la dieta inserendo almeno uno di questi alimenti quotidianamente.
    Per esempio: un giorno due uova (con il tuorlo poco cotto), un altro del fegato alla piastra o un’insalata di polpo, o una fettina di carne di vitellone ai ferri.
  2. Alimenti di origine vegetale.
    Le erbe aromatiche essiccate vanno inserite quotidianamente nei piatti (timo, salvia, basilico secco, ecc.).
    E’ buona norma assumere i cereali integrali, special modo il farro monococco, il miglio, l’orzo, il grano biologico, l’avena in chicchi o in fiocchi.
    Tra gli pseudocereali ottimo l’amaranto.
    Bene anche il germe di grano e la crusca di avena.
    Tra gli alimenti ricchi di ferro abbiamo non soltanto i legumi (lenticchie, fagioli di vario tipo) ma anche i prodotti della soia come tofu e tempeh ma anche yogurt di soia, e le patate.

    Altre risorse utilissime sono il cioccolato fondente e il cacao amaro, i semi di zucca, il muesli, le arachidi e gli anacardi, i pomodori secchi, le barbabietole, le alghe, le nocciole.

    La vitamina C per aumentare l’assorbimento del ferro non eme può derivare da succo di limone, abbondante prezzemolo e verdure in foglia, kiwi, pomodori e agrumi, frutti come la papaya e i frutti rossi, i peperoni.