Adele dimagrita: la cantante è un buon esempio?

A 23 anni diceva di essere orgogliosa del suo fisico florido e della sua bellezza non convenzionale, ma adesso che ne ha 32, la cantante inglese Adele mostra di avere cambiato idea. Nelle sue recenti foto apparse su Instagram, l’Adele dimagrita 45 chili sembra felice e orgogliosa di avere perso così tanto peso, rivelato a un fan, e in teoria saremmo tutti dalla sua parte. Perché l’obesità è una malattia, perché associamo l’idea del dimagrimento a qualcosa di sano sempre e comunque.

Ora, lasciatevelo dire da una che ha un sito di diete e che lavora in questo campo dal 2009.

C’è qualcosa di estremamente sbagliato nella scelta di dimagrimento della cantante Adele.
Non nell’essere dimagrita, bensì nel come averlo fatto.
E in questo articolo vi spiego il motivo per cui non è da prendere come un esempio.

Adele dimagrita 45 chili: ecco cosa c’è di sbagliato nella sua perdita di peso

  • Innanzitutto, va detto che Adele nella prima fase dimagrante non è stata seguita da un dietologo.

Nel caso di un sovrappeso, una persona può farsi seguire anche solo da un nutrizionista.
Cioè da una figura professionale che in genere non è laureata in medicina.
Ma Adele inizialmente era obesa.
Quando parliamo di obesità, è necessario ricorrere prima a un medico: questo perché l’obesità è una malattia e le sue conseguenze vanno prima accertate con degli esami. La scelta di un dietologo, o di un percorso combinato (medico e poi nutrizionista) è la cosa migliore.
Chi è obeso diventa automaticamente un paziente, e non solo un soggetto che deve perdere peso. Adele invece avrebbe prima fatto una dieta che il  suo primo coach, Pete Geracimo, faceva seguire a tutti i suoi clienti. Quindi in sostanza si sarebbe rivolta a un coach che non è neanche un nutrizionista. Poi ad altri due allenatori e a un’ipnoterapista. Solo da ultimo avrebbe chiesto consiglio a un medico nutrizionista, la dottoressa Dominique Fradin-Read, che l’ha seguita nella perdita degli ultimi chili come vedremo in seguito.

  • Per anni le notizie sul suo dimagrimento sono state fuorvianti.

Si è fatto credere alle persone che Adele avesse perso peso con vino, cioccolato fondente, grano saraceno e tè ovvero con una dieta chiamata Dieta Sirt o Sirtfood che era quella sponsorizzata da Geracimo. Come avevo annunciato già nell’articolo della famosa dieta Sirt, gli autori della dieta dicono che si possono perdere 3 chili e mezzo a settimana con questo regime.

Ma questo non è possibile, se la dieta dura mesi.

Nel caso della dieta Sirtfood, di cui ho letto il libro nel 2017, la dieta prevede giorni a 1000 calorie con giorni a 1500 calorie, poi una fase da circa 1300-1500 calorie di stabilizzazione. Attenzione, però.

Nel libro si dice chiaramente che non occorre fare attività fisica se non nella fase di stabilizzazione, che tuttavia, come hanno precisato dei medici, è davvero troppo povera di calorie. In tv l’ultima coach di Adele, la Goodis, ha dichiarato che la cantante sta seguendo una dieta da mille calorie a base di insalate, proteine e un frullato di verdure.
Ma se Adele ha iniziato la dieta nel 2016 come mai nel 2020 la sua nuova coach dice in tv che mangia ancora così poco?

  • Da una dieta all’altra, passando per gli integratori. 

La spiegazione potrebbe essere nel cambiamento di dieta. Cioè nel fatto che Adele abbia seguito la Sirtfood per un po’, ma poi si sia affidata a una nutrizionista. Con la Sirtfood avrebbe perso i primi chili, ma per continuare a dimagrire sarebbe andata da una nutrizionista franco americana, la Fralin-Read appunto, che ha confermato di averla seguita.

La nutrizionista ha parlato del regime dimagrante di Adele in un’intervista al giornale Us Weekly. Che in sostanza è senza carboidrati. E prevede integratori per la perdita di peso.

Avrebbe spiegato con testuali parole il nuovo regime dietetico di Adele “faccio immaginare ai miei clienti un piatto suddiviso in parti: le insalate devono occupare due terzi del piatto, le proteine un terzo. Solo il resto di carboidrati“.
Ma due terzi più un terzo fanno tre terzi, cioè il piatto intero.
Altra perla della nutrizionista è stato dire che “dieta ed esercizio fisico non sono abbastanza”.
E infatti nel programma a pagamento offerto ai suoi clienti, la Fralin-Read offre estratti di ghiandole secche di origine bovina, integratori di vitamine e sali minerali, ormoni come il Dhea e persino l’ormone della crescita GH.

Altro che vino e cioccolato, ripeto.

  • Aggiungiamoci l’attività fisica.

Se io so che un soggetto si allena, non gli consiglierei mai una dieta con poche calorie e senza carboidrati. Neanche se fosse una donna.
Quindi non gli consiglierei mai la dieta che avrebbe fatto Adele sia nella prima che nella seconda fase. Adele inoltre ha avuto ben tre personal trainer (al momento Joe Wicks, esperto in allenamenti ad alta intensità, Peter Geracimo e Camila Goodis).
Se ti alleni una dieta così drastica non la puoi fare. Punto.

Il rischio che non si arrivi mai a un piano di mantenimento accettabile è alto.

Una persona come Adele avrebbe bisogno di mangiare, se si allena, almeno 1800-2000 calorie giornaliere in fase di mantenimento.
Come arriverà a questo mantenimento se da tanti anni va avanti con queste diete?
Si è messa in una situazione che sarebbe pericolosa per qualsiasi persona.

  • Infine, Adele è molto giovane.

    Trent’anni non sono niente. Una dieta drastica potrebbe andare bene, e badate che dico potrebbe e non “va bene”, per una donna over 40 o over 50, totalmente sedentaria e solo sul breve termine, cioè per uno o due mesi al massimo, per poi via via aumentare le calorie comunque. A venti o trent’anni non hai bisogno di fare una dieta così drastica.
    Perché con il passare del tempo il metabolismo si riduce per tutti, dunque se fai un regime drastico a trent’anni, a cinquant’anni di cosa ti nutrirai, di sedano?

Si verifica cioè un quadro di efficienza metabolica (metabolic adaptation) per cui il corpo si adatta a quel poco che gli dai: a un certo punto non si dimagrisce più allo stesso ritmo, dopo 6 mesi si può verificare il primo grosso stallo del peso. E per correggere poi questa efficienza, ci possono volere anni. Cioè Adele dovrebbe essere capace di mantenere il peso raggiunto per 1-2 anni, al fine di non riprenderlo.

Considerando che nel frattempo il metabolismo cala fisiologicamente, la situazione con il passare dell’età peggiora, cioè l’efficienza metabolica aumenta.

Dunque no, l’Adele dimagrita delle foto, spiace dirlo, non è un esempio da seguire per nessuno.
Non lo era prima, ma erano affari suoi, ma non lo è neanche adesso in cui diventa involontaria portavoce, essendo un personaggio pubblico, di un nuovo messaggio: fate qualsiasi cosa pur di dimagrire.