11 cibi salutari che gli esperti evitano

Cibi salutari e ricette dimagranti e detox che sono i protagonisti delle nostre diete e delle nostre personali “sperimentazioni”. Li consumiamo per rimanere in forma, restare in salute, fare il pieno di sostanze preziose, tra antiossidanti e micronutrienti.
Eppure, non bisogna esagerare con la fissazione del mangiar sano, che spesso diventa una ossessione stressante e controproducente.

Un conto infatti è mangiare in modo salutare, un altro è crocifiggersi se un giorno abbiamo mangiato un cornetto al bar, o ancora sviluppare ansie per particolari cibi salutari di moda, per esempio puntare solo su quinoa o semi di chia o bacche di goji.

Ma senza considerare che possiamo stare in salute e in forma facendo a meno anche di queste cose.
Insomma, è meglio trattarsi bene e considerare il cibo come nutrimento, ma non esagerare.

Per esempio, sapete che esistono ben 11 cibi salutari che gli esperti di alimentazione evitano? E’ quanto rivela il Time.
Vediamo quali sono.

11 cibi salutari che gli esperti di nutrizione evitano

  1. Gli smoothies. 
    Con il termine “smoothie” spesso troviamo ricette con molte calorie, quante quelle di un hamburger. Mi direte che non sono la stessa cosa, ma dipende da quali smoothie prediligete. Se fatti in casa, con 350 calorie di verdura, frutta, yogurt, qualche noce e un po’ di miele, oppure comprati, con 300/400 calorie di zucchero, addensanti, latte in polvere, frutta disidratata o liofilizzata.
    Ne parlo qui, nella mia Dieta dei Pasti Sostitutivi. 
  2. Il nettare o sciroppo di agave.
    Ampiamente utilizzato nell’industria bio per dolcificare tantissimi prodotti, spacciato per zucchero naturale, quando un buon miele italiano batte ogni sciroppo d’agave esistente.
    E’ vero che ha un indice glicemico più basso dello zucchero, ma non è particolarmente nutriente né sicuro, e il succo subisce un processo di raffinazione per essere estratto dalla radice.
    Scopri qui quali sono i dolcificanti naturali. 
  3. Cibi addizionati di fibre (per esempio di inulina): la frutta, la verdura, i legumi, le noci, i cereali integrali. Il nostro bisogno di fibre può essere benissimo coperto naturalmente dai cibi ricchi di fibre, senza ricorrere a cibi a cui le fibre vengono artificialmente addizionate, come l’inulina o la radice di cicoria, che possono invece causarci gas, costipazione e altri problemi intestinali, riducendo l’assorbimento dei micronutrienti.
  4. Le chips di verdure: hanno attratto anche me, lo giuro. Si vendono in negozi bio e persino in farmacie o in alcuni mercati. Si tratta delle patatine di verdure, fatte con fettine disidratate e salate di zucca, patata viola, cipolla, carota, fagiolini. Spesso sono una bomba di sale a cui viene aggiunto dell’olio di bassa qualità. Hanno quasi le stesse calorie delle patatine fritte e dal punto di vista della salute non apportano nulla in più, esteticamente però sono colorate…
  5. Barrette proteiche.
    Altra cosa che in modo più salutare si può fare a casa con cereali integrali, latte scremato in polvere, noci, albumi per legare e poco miele. Quelle in commercio in genere hanno proteine della soia (dalla dubbia origine), additivi e dolcificanti che non solo nuocciono al nostro metabolismo, ma ci possono causare gonfiore e fastidi intestinali.
  6. I prodotti gluten free: l’industria del senza glutine sta diventando un pericolo persino peggiore di quella tradizionale.
    Molti cibi senza glutine sono carichi di farine raffinate del riso e del mais, sciroppo di glucosio e fruttosio, additivi. Se siete celiaci, trovate alternative migliori. Lo stesso se sospettate una sensibilità al glutine. Mentre, per tutti quelli che pensano che il glutine faccia ingrassare, evitate di saltare dalla padella alla brace comprando prodotti che possono farvi ingrassare due volte.
  7. Barrette ai cereali e frutta.
    Il fatto che abbiano meno di 100 calorie non significa che siano adatti alla vostra dieta. Spesso sono pieni di zucchero anche in diverse forme, di cereali soffiati che non hanno nulla di integrale, di frutta disidratata che è stata ricoperta di olio parzialmente idrogenato per garantirne la conservazione.
  8. Condimenti a basso contenuto di grassi.
    La maionese light, la margarina che è presente in tanti prodotti vegani, le salse ipocaloriche che si vendono online, gli olii spray. Tutti questi prodotti a basso contenuto di grassi, hanno un alto contenuto di additivi, decine e decine di ingredienti di nomi indecifrabili che il nostro intestino non accoglie esultando, di olii vegetali di scarsissima qualità che irrancidiscono nel nostro intestino per poi passare direttamente al cuore.
    Insomma, il basso contenuto di grassi non vuol dire che i grassi utilizzati saranno di qualità, né che il prodotto povero di nutrienti ma pieno di chimica sia davvero leggero.
  9. Condimenti per insalate: vedi punto 8.
  10. Burro vegetale di semi o noci: dal burro di arachidi a quello di mandorle, il burro vegetale ottenuto triturando semi oleosi e frutta secca sta vivendo un momento d’oro. Occhio all’etichetta. Va bene il pizzico di sale, ma l’unico ingrediente dovrebbe essere la materia prima (le arachidi per il burro d’arachidi) e non l’olio di colza o di girasole e lo zucchero che rendono un prodotto gustoso non così salutare.
  11. Lo yogurt: qui moltissimi di noi hanno sperimentato il classico colpo al cuore. Ma come, lo yogurt? Sì, se non è bianco (anche intero va benissimo). Sì, lo yogurt può nascondere zucchero a cucchiaiate se è alla frutta o da bere. Attenzione all’etichetta.
    Ecco come riconoscere per esempio un buon yogurt greco.