Chi bazzica questo blog da un po’ sa bene quanto io ce l’abbia a morte con i pasti sostitutivi e le aziende che li propinano: li trovo diseducativi nell’ambito di una dieta (se mangi il pasto sostitutivo e non ti cucini non impari nulla di come devi gestirti l’alimentazione per restare magro) e poco salutati (spesso liofilizzati, l’equivalente di un NON cibo). Eppure, eppure, non potevo esimermi per onestà a parlarvi del caso straordinario di questa ragazza di 28 anni, pizzaiola che ha perso oltre cento chili dopo avere rischiato di morire a causa delle sue apnee notturne. Vi assicuro che non sparo cavolate e, sì, avete letto bene, la ragazza ha perso oltre cento chili.
La sua storia è stata pubblicata sull’Huffington Post inglese, ed è veramente straordinaria. Lei si chiama Ana, ed è una pizzaiola da sempre affetta da obesità grave, tanto che negli ultimi tempi non riusciva a trovare lavoro, perché la sua stazza “riempiva” le cucine dei locali e diventava difficile per gli altri cuochi muoversi; il suo fidanzato passava le notti in bianco, nell’angoscia che ogni volta che si addormentava profondamente Ana cessasse di respirare a causa delle apnee notturne. Come sapete, le apnee notturne sono un disturbo del sonno per cui chi ne soffre cessa di respirare per qualche secondo, per poi riprendere: l’obesità è strettamente correlata a questo disturbo. Di se stessa Ana dice di essere sempre stata obesa, ma non una mangiona: “Mangiavo solo le cose sbagliate al momento sbagliato”.
La svolta arriva con un programma dietetico, Lighterlife, che offriva dei pasti completi in sostituzione dei pasti normali. Capisco che per una persona che lavora tutto il tempo e non sa alimentarsi, il pasto sostitutivo è un grosso vantaggio, ed è forse l’unico che ammetto nei pasti sostitutivi. In questo caso , il programma propone una dieta bilanciata.
Ana è dimagrita così, perdendo la bellezza di cento chili in un anno anche grazie alla corsa e al ballo, attività che ha iniziato a fare dopo aver visto i primi risultati.
E quindi, anche se non amo sponsorizzare i pasti sostitutivi, mi rendo conto però di una cosa: ogni programma dietetico è soggettivamente utile. Siamo noi a dover decidere come dimagrire a seconda delle nostre esigenze. Forse non esistono diete totalmente sbagliate. E qui ci sta il titolo di un film di Woody Allen: Basta che funzioni.

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