Oltre alla diminuzione del fabbisogno basale, bisogna considerare che il metabolismo totale rallenta durante il dimagrimento, dunque il corpo non brucia più allo stesso modo, ovvero la sua attività termogenica subisce un decremento sotto vari aspetti, cosa che si risolve dopo un certo periodo di normocalorica. Quindi basterebbe fare attenzione a tornare in normocalorica (secondo il nuovo fabbisogno calorico totale giornaliero) e non sgarrare, ma mantenere costante l’attività fisica e anzi sforzarsi di muoversi di più perché il metabolismo torni ai livelli precedenti nella sua capacità di bruciare calorie durante le varie attività.

Ma allora, se il problema del metabolismo è tutto sommato risolvibile, perché si rischia di ingrassare dopo aver perso peso?
Secondo il dottor Tim Crowe, il problema è la fame. La fame aumenta. Aumenta durante la dieta e anche dopo la dieta. Gli ormoni dell’ipotalamo che regolano il senso di fame e sazietà subiscono uno sconvolgimento durante la dieta ipocalorica e sotto ogni forma di controllo cosciente dell’alimentazione volto al controllo del peso. Secondo questo medico, la fame influisce te volte di più rispetto al cambiamento metabolico. Questo ci porta a sgarrare con più frequenza e finire per mangiare di più.
Come comportarsi? Una strategia può essere mangiare un po’ più di proteine e alimenti a bassa densità energetica per dare più volume ai pasti, di modo da renderli sazianti e non solo, spingere il corpo a bruciare di più con la termogenesi post-prandiale. Allo stesso tempo, controllare il peso una volta a settimana, e se una variazione di un chilo dovesse persistere per più di qualche giorno, ridurre le porzioni e muoversi di più.