Olio Mct, trigliceridi a catena media e acidi grassi a catena corta

Veniamo ora a quali sono gli alimenti a base di trigliceridi a catena media, e quali sono invece gli acidi grassi a catena corta, che pur non essendo trigliceridi, svolgono una funzione importante a livello intestinale, special modo per l’acido butirrico.
Gli acidi grassi a catena corta (SCFA) hanno poche fonti alimentari e si formano per fermentazione intestinale partendo dalle fibre solubili. Gli acidi grassi a catena corta sono particolarmente salutari per la salute intestinale e per il metabolismo, come si è visto per l’acido butirrico. Aceto, burro e formaggi fermentati a latte crudo, uniti a una dieta ricca di fibre solubili (per esempio quelle della frutta) aiutano la formazione di acidi grassi a catena corta. Vi consiglio di provare a cuocere mele e pere nel burro e mangiarle a fine pasto o come snack per aiutare il metabolismo.
Sui trigliceridi a catena media, invece, la scelta è più ampia: burro, latte intero, latticini interi di mucca, capra e ovini, formaggi da latte ovino, olio di cocco e grassi del cocco, sono le fonti migliori. In commercio esiste anche un prodotto per l’integrazione alimentare degli sportivi a base di MCT, ma sinceramente lo sconsiglio, perché sono un mix di olio di cocco e di olio di palma. Poiché gli studi sull’olio di palma sono ancora contraddittori, e in genere lo assumiamo senza saperlo in moltissimi prodotti industriali, meglio sarebbe godere dei MCT da fonti più naturali, come il ghee (punto di fumo alto, perfetto per friggere), l’olio di cocco extravergine o raffinato (quello raffinato ha un punto alto di fumo, quello extravergine no), il burro e i formaggi di tutti i tipi, il latte intero vaccino, di capra o di pecora.