La dieta senza zuccheri non fa miracoli

ZUCCHERI E NEOPLASIE

Altra semplificazione è quella della cellule tumorali: lo zucchero le nutre? 
Questa cosa, sentita dire anche da molti medici, davvero non c’è bisogno di essere medico per considerarla una generalizzazione: quando vi dicono che “lo zucchero nutre le cellule tumorali” nella vostra testa immaginate probabilmente un cameriere che elenca il menu del giorno alle vostre cellule.

Quelle sospette prenderanno lo zucchero, quelle normali invece si limitano a un’insalata e un petto di pollo? Evidentemente no.
Il glucosio nutre tutte le cellule.
Sul sito Oncology Nutrition, alla domanda se lo zucchero nutre le cellule tumorali si legge: ” Ovviamente, la risposta innegabile è che il glucosio (il tipo di zucchero più usato nel nostro corpo) nutre ogni cellula del nostro corpo (…) Anche senza carboidrati nella vostra dieta, il corpo creerà zucchero da altre risorse, comprese proteine e grassi”, finendo per osservare che l’idea che lo zucchero nutri direttamente ed esclusivamente le cellule tumorali, non solo non è vera, ma è controproducente affermarla. La relazione con le neoplasie sarebbe indiretta, e associata a un eccesso di zuccheri nella dieta, che secondo il Cancer Prevention Center, è legato a un aumento di peso, e special modo di grasso viscerale, una delle situazioni a rischio per le neoplasie.

Detto alla papale, se mangi troppo di una cosa, questa ti fa male.

Secondo il dottor Patrick Quillin, tuttavia, il fondamento da cui è partita la generalizzazione ovviamente esiste ed è universalmente riconosciuto, ma è più complesso, e riguarda il diverso metabolismo delle cellule tumorali che si nutrono di zucchero. Ma più che rinunciare agli zuccheri, basterebbe fare attenzione a seguire una dieta a basso carico glicemico: l’integrale al posto dei cibi raffinati, per esempio, e l’esclusione di cibi altamente zuccherini nei pazienti oncologici.  Quindi non una dieta senza zuccheri, ma una dieta a basso carico glicemico, dove, faccio per dire, allo zucchero bianco sostituiamo il miele, ai succhi di frutta il frutto integro e magari con la buccia. (segue a pagina tre)