Dipendenza da cibo, come sconfiggerla con la dieta

– farsi le coccole: la dipendenza da cibo emotiva è un bisogno di cure e di attenzioni. Sembra assurdo, ma una volta che facciamo qualcosa in più per ni meditazione, yoga, pilates per chi se lo può permettere. E per chi non può? Una maschera per il viso fai da te, un massaggio alle mani con una crema, un impacco per i capelli, un profumo o un prodotto qualsiasi, una palla anti-stress.
– cosa mangiare: non dobbiamo certamente tenere schifezze in frigo, né in dispensa. Facciamo una nuova spesa, più salutare, anche di cose grasse, ma di cui difficilmente finiremmo il barattolo: un esempio? Il burro d’arachidi. E’ puro grasso, con le stesse calorie o quasi della nutella. Provate però a mangiarne più di un cucchiaio (circa 120 calorie), mentre è possibile invece finire un pacco di biscotti (mille calorie per 3oo gr, 35o circa per 100 gr.). Insomma, non dovete per forza tenere cose magrissime e basta, ma con i grassi occorre giocare in modo intelligente.

Ecco come il cibo ci può aiutare, paradossalmente, a sconfiggere la dipendenza da cibo: oltre al burro d’arachidi, consiglio il cioccolato amaro (almeno 80% di cacao amaro), i cetriolini sottaceto (pochissime calorie), una ricottina magra con un cucchiaio di marmellata senza zucchero al posto del gelato o una macedonia con una pallina di gelato, yogurt greco come se piovesse (quello magro per 170 gr. è inferiore alle novanta calorie), un sorbetto o un ghiacciolo al limone, un uovo sodo o del tonno al naturale o della carne simmenthal se andiamo di salato, una frittatina di albumi, per chi soffre di pressione bassa e cerca di rimpinzarsi di zuccheri (non per chi è iperteso, attenzione!) un bel bastoncino di liquirizia, e se amate sgranocchiare davanti alla tv, perché non vi mangiate una bella ciotola di fave fresche crude (quelle verdi in baccello)?, magari salate con un po’ di sale integrale, o iodato, o di taccole?