Dimagrire e alzare il metabolismo: la dieta per l’essere umano

La Dieta per l’Essere Umano è un regime dimagrante ma anche ricostituente di una salute ottimale dal punto di vista ormonale, energetico e sistemico.

Secondo la sua ideatrice, la dottoressa Petronella Ravenshear, celebre nutrizionista londinese, con la Dieta per l’Essere Umano si perde peso come conseguenza di un progressivo aumento del metabolismo.

Ma si può dimagrire e alzare il metabolismo assieme?

Tecnicamente, a un aumento del metabolismo corrisponde un aumento del dispendio  calorico, ma poiché il metabolismo è un  sistema adattativo, se io mangio meno calorie di quante ne consumo, il metabolismo rallenterà.
Questo è un fatto, più volte accertato scientificamente. In via indiretta se ne ha conferma andando a osservare il decremento della triiodotironina, l’ormone tiroideo attivo, anche detto T3.
Questo decremento si osserva in tutti i regimi ipocalorici e nei regimi a basso contenuto di carboidrati, che quindi di norma non andrebbero seguiti da persone ipotiroidee, almeno non senza integrazione della tiroide per mezzo dei farmaci. Il riscontro diretto si è avuto invece misurando il calo del metabolismo basale nel corso di una dieta ipocalorica. Questo calo arriva a un massimo del 7-10% , a seconda della durata della dieta.

Dunque, sapendo questo, come fa la Dieta per l’Essere Umano a farci dimagrire e alzare il metabolismo?

Questo effetto non si ottiene contemporaneamente.
Nelle prime fasi della dieta si perde molto peso attraverso un regime disintossicante di breve durata.
Successivamente, con il mantenimento, non si riprende peso perché si agisce a livello ormonale e quindi metabolico con un’alimentazione naturale. La dottoressa Petronella parla di Metabolic Balance, equilibrio metabolico.

Book-Cover-Small-Resolution-RM
Esistono testimonianze di persone che hanno seguito la Dieta per l’Essere Umano da anni senza più riprendere peso e parlano di risultati incredibili per loro e i loro amici a cui hanno consigliato la dieta della nutrizionista.

La dieta per l’Essere Umano è un approccio che va personalizzato.

In sostanza, bisognerebbe fare prima degli esami ematici, incontrare la dottoressa e perfezionare il piano sulle proprie esigenze. Qui riporto la testimonianza della stilista britannica Jean Queen Donna Ida Thornton, che raccomanda di leggere il libro se si vuole fare il piano senza il consulto della dottoressa, affidandosi poi al proprio medico per monitorare i risultati.
La cattiva notizia è che il libro è solo in inglese. E’ stato scritto qualche anno fa dalla dottoressa per venire incontro a chi non poteva permettersi una consulenza diretta, come lei stessa ha dichiarato ai giornali.

Su Dcomedieta darò quindi il piano di esempio fornito dalla stilista Donna Ida, con ogni possibile variazione.

Rimane il fatto che la lettura del libro è essenziale per capire come adattare il piano alle proprie esigenze.
Poiché il libro è disponibile su Amazon Kindle, l’unica cosa che si può fare per i non parlanti la lingua inglese è tradurre i passaggi usando il traduttore di Google in una finestra a parte.
O farselo tradurre da qualche anima pia.

Quali sono i vantaggi della Dieta per l’Essere Umano?

Secondo le testimonianze, si perdono dai 3 ai 4 chili al mese.
Secondo la stilista Donna Ida, grande sostenitrice del metodo della dottoressa Petronella, questa dieta è la soluzione definitiva per chi ha provato tanti regimi fallendo e vuole capire come gestire l’alimentazione senza più ingrassare. Infatti, nei casi in cui si sgarra, basta tornare alla fase di mantenimento per non prendere peso.

La dieta infatti è apprezzata da donne molto impegnate, come imprenditrici, cantanti e simili, che sono testimonial di lungo corso della dottoressa ma che hanno ritmi di vita stressanti e non sono mai  a casa. Dunque il vantaggio è che il regime alimentare anche nel mantenimento non è difficile ma intuitivo. In sostanza si tratta di attenersi a poche regole, ma non è che bisogna pesare tutto. Quindi la fase uno è quella che richiede più motivazione (sedici giorni), poi è la dieta che si adatta al nostro regime di vita e non il contrario.

E’ previsto un pasto di sgarro a settimana, ma tutti dicono di essersi potuti permettere inviti fuori, vacanze e altro e di essere ri-dimagriti subito dopo essere tornali al cosiddetto regime per la vita, la fase finale della dieta.
Tra le lettrici, la media di età delle donne è sui  50 anni: queste non hanno avuto la possibilità di una consulenza diretta ma si sono basate sulle indicazioni del libro per seguire il piano.

La media di peso è di 10-12 chili in tre mesi, dunque si perdono 3-4 chili ogni 28-30 giorni, a parte i primi in cui si perdono anche 3-4 chili. Chiaramente, oltre a  essere indispensabile la lettura del libro, è indispensabile avvisare il medico curante e farsi consigliare.

Come dimagrire e alzare il metabolismo.
La dieta per l’Essere Umano: piano di esempio.

Fase prima

Si compone di 2 giorni di regime disintossicante.

fase di mantenimento dieta
Si consiglia caldamente di fare i primi due giorni nel week end, quando si è a casa o i tempi lavorativi sono ridotti.
La dottoressa spiega che questa fase è “sacrosanta” e non sono ammesse variazioni.

Infatti per 48 ore si mangia solo una zuppa, che si ottiene cuocendo in poca acqua mezzo chilo di zucca, mezzo chilo di zucchine, un etto di spinaci, mezza cipolla e aglio se lo si vuole, più del rosmarino.
Una volta cotte le verdure si frulla il tutto e si aggiunge un litro di brodo vegetale da dado bio, senza additivi, o fatto in casa. Si mangia zuppa a colazione, pranzo e cena, senza olio.
L’assenza di olio è importante, mentre le spezie si possono usare liberamente.
Al mattino si consiglia di bere a stomaco vuoto un bicchiere di acqua in cui si è sciolto un cucchiaino di sale inglese, per favorire l’evacuazione e la depurazione della pelle.
La colazione va fatta con la zuppa: non saltata.
Tè e tisane o caffè senza zucchero sono ammessi.
Riposo e assenza di attività anche sportive.

Fase seconda: dal giorno 3 al giorno 17.

Nei 14 giorni successivi, si mangia 3 volte al giorno ogni 5 ore e non si fanno spuntini tra un pasto e l’altro.
Non è ammesso olio né zucchero né alcol.
Non si mangia dopo le nove di sera.
Per colazione si deve mangiare un alimento proteico: il primo morso appena svegli deve essere di un alimento proteico.
Poi si devono abbinare verdure e una mela intera, su massimo 200 grammi. Infine un tè o un caffè.
L’alimento proteico è un uovo intero, che possiamo mangiare come vogliamo. Anche la mela non deve essere per forza cruda. Per i vegetali al mattino non si possono mangiare vegetali zuccherini, ovvero niente carote o barbabietole.
Capisco bene che l’idea di mangiare vegetali al mattino non sia molto italiana.
Per questo in passato ho comprato e consiglio caldamente un integratore a base di vegetali in polvere che, rispetto a molti altri che ho provato, ha il vantaggio di non sapere di infelicità e terra bagnata.
Si chiama Green Mother e lo trovate su Amazon, ma si può ordinare la stessa marca anche nei bio più forniti.

Potete metterne un misurino in acqua (300 ml) e berlo al mattino, dopo avere mangiato un pezzetto di uovo. Finite con la mela. Vi direte sì, ma per forza l’uovo?
Tecnicamente sì, considerato che siete in ipocalorica, avete bisogno di nutrienti essenziali e il regime è senza grassi aggiunti. Dunque per assorbire le vitamine liposolubili l’uovo vi serve eccome, almeno in questi 14 giorni.

Pranzo e cena sono: insalata o ortaggi senza olio.

Potete sceglierne di ogni tipo, specialmente edibile a crudo, a parte carote, barbabietole, pomodori (o al massimo due piccoli), ovviamente no mais. In alternativa cottura leggera: griglia, saltati in padella antiaderente, a vapore. Il piatto di verdure ne può contenere fino a 120 grammi di vegetali. Quelli in foglia sono più leggeri.
Poi a pranzo 60 grammi di formaggio stagionato, special modo di capra o pecora, oppure della feta, o 120 grammi di carne o pesce come a cena.  Tale peso sale a un totale di 140 grammi di alimento proteico nel caso degli uomini. Stessa cosa per i vegetali: in tal caso 140 grammi circa.

menu a dieta
A cena se siete donne si può optare tra 120 grammi di filetto di pesce (non salmone, sgombro o pesci grassi in questa fase) o 120 grammi di petto di pollo o tacchino o vitello. Più stesso peso di verdure. 140 per gli uomini.
L’insalata si può condire con limone o aceto di mele. Sale e spezie sono libere.
E se siamo vegani? Lo stesso peso (120 grammi) può essere sostituito da legumi già lessi o tofu al naturale.
Si consiglia di bere due litri di acqua.

Cerchiamo di riassumere le regole che avremo imparato alla fine del percorso.

  1. Bere molta acqua, a seconda della nostra statura, da un litro e mezzo a due litri e mezzo.
  2. Fare solo tre pasti al giorno e far passare almeno 5 ore tra un pasto e l’altro.
  3. Non fare spuntini. Ok tè, tisane e altro con dolcificante naturale, tipo stevia.
  4. Mai mangiare dopo le nove di sera.
  5. Fare colazione entro un’ora al massimo dal risveglio.
  6. Il primo boccone di ogni pasto deve essere dell’alimento proteico
  7. Il peso dell’alimento proteico (da crudo) e il peso dei vegetali abbinati deve essere identico.
  8. Un giorno a settimana avete diritto a un pasto libero, ma la regola 6 va sempre rispettata.
    Gli integratori consigliati dalla fase due in poi da Petronella sono il magnesio, la betaina (da prendere prima dei pasti).

Fase terza. Durata 10 settimane.

Questa fase non è ancora il mantenimento, e permette di perdere 3 chili ogni 4 settimane.
Tuttavia inizia a esserci un equilibrio metabolico: da questo momento si continua a dimagrire e alzare il metabolismo grazie alle aggiunte intelligenti.
In sostanza alla fase due si aggiungono un cucchiaino di olio a pasto o in alternativa 10 grammi di semi oleosi (mandorle, pistacchi, semi di girasole, per esempio a colazione).
proteine per disfunzione metabolica
Si può variare l’uovo al mattino con 120 grammi di albume o 120 grammi di yogurt greco scremato, a pranzo e a cena per le stessa quantità si può mangiare anche: salmone fresco, polpo, gamberi, tutti i tipi di legumi pesati da lessi, tritato di vitello, tacchino arrosto.
In alternativa i formaggi stagionati, che avranno la metà del peso di quelli freschi e devono essere di capra o pecora, ma non vaccini. Quindi se le proteine sono 120 tra carne e pesce o legumi a pranzo, il formaggio stagionato è una porzione da circa 60 grammi.

Le regole sono le stesse, ma se ne aggiunge una.

Dalla colazione alla cena devono passare massimo 8 ore. In questa fase possiamo fare una ventina di minuti di attività fisica al giorno con piccoli pesetti e bande elastiche, di modo da perdere massa grassa.
Assolutamente vietata invece l’attività cardiovascolare: corsa, camminate intense.
E’ previsto un pasto libero a settimana e un secondo frutto piccolo da 100/150 grammi.

Fase quarta. Mantenimento per tutta la vita.

In questa fase si mangiano due frutti al giorno, di cui uno sempre al mattino, i vegetali adesso comprendono anche carote, pomodori, barbabietole.
Si devono conservare le regole, ma si può decidere di saltarne una, per esempio quella della finestra di 8 ore tra colazione e cena. In aggiunta alla lista dei cibi, possiamo avere.

  1. 20 grammi circa al giorno di farina di mandorle o nocciole o pistacchi
  2. in alternativa 30 grammi di farina di avena o 30 grammi di fiocchi di avena
  3. oppure 30 grammi di riso (pesato da crudo) al giorno o una piccola patata (120 grammi) nel pasto in cui non è presente il secondo frutto della giornata.
  4. Un pasto libero a settimana come da precedenti fasi.
  5. Al posto della pasta, possiamo mangiare gli shirataki, già nella fase due o mangiare un piatto di pasta di legumi, che sostituirebbero le proteine di quel pasto, ma che essendo secchi e non idratati, dobbiamo pesare della metà. Quindi 60 grammi se donne o 70 per gli uomini. Questo proprio occasionalmente, però!
    In  questo modo manteniamo i vantaggi che la dieta ci ha dato: peso forma per sempre, pelle più giovane, digestione eccellente.