I contro di “Dimagrire bene dimagrire mangiando” sono parecchi: ad esempio gli svantaggi di una dieta a basso contenuto di carboidrati protratta a lungo per il metabolismo, e in particolare i problemi legati alla funzionalità tiroidea; l’idea (fallace) che a parità di contenuto calorico, le diete low carb possano sul lungo termine (cioè dopo un anno) portare a una maggiore perdita di peso, idea ancora tutta da dimostrare; la scarsa sostenibilità della dieta sul lungo termine; la fallacia per cui, se l’uomo primitivo non mangiava cereali (cosa smentita dai recenti studi che hanno trovato tracce di cereali e legumi nella dieta dell’uomo preistorico, n.d.R), l’uomo moderno deve i suoi malanni ai cereali, cosa su cui le obiezioni sono molteplici: dal fatto che praticamente molti degli antinutrienti di cereali e legumi possono essere azzerati con l’ammollo (chiaramente, è un discorso generico ed è indubbio che alcuni cereali hanno presentato una percentuale di sostanze tossiche, vedi la storia del mais e delle fumosine o degli ogm), la germogliazione (non per forza), la fermentazione (non per forza ma meglio quando possibile) e la cottura (questa sì) al fatto che le popolazioni più longeve della terra mangino cereali e legumi fino a considerare che proprio l’uomo, per sua natura onnivoro, si è adattato nei secoli alle diete più disparate diverse tra di loro spesso a causa di diverse condizioni ambientali (fonte, fonte, fonte).

E ora una curiosità: uno dei maggiori detrattori del metodo Eades è Anthony Colpo, di cui ho già parlato, trainer e ricercatore indipendente, il quale scommise ben ventimila dollari con i due coniugi se gli avessero dimostrato la teoria del “vantaggio metabolico” delle diete low carb sulle diete high carb a parità di calorie. Ebbene, gli Eades non solo non sono riusciti a presentare evidenze scientifiche schiaccianti,  ma il dottor Eades replicò in modo poco professionale, spostando l’attenzione dalla richiesta di Colpo di avere prove scientificamente attendibili (attraverso delle metanalisi) al fatto che potesse procurargli un agente per i suoi libri.