Diete iperproteiche e problemi di insulina nelle donne in menopausa?


Meno sensibilità insulinica porta a rischi di insulino-resistenza, condizione che a sua volta non solo compromette la funzionalità metabolica, ma può portare al diabete.
Ok, ma è vero? Analizzando meglio lo studio, e dopo averne già letto qui da Lorenzo Pansini, sono due le cose che saltano all’occhio per mancanza di chiarezza.
La prima è la questione delle proteine: 0.8 grammi per chilo di peso corporeo è infatti il quantitativo minimo giornaliero proteico secondo le linee guida, le stesse che affermano che dopo i 60 anni il consumo minimo di proteine procapite deve essere maggiore (fonte, fonte).

E’ anche vero che per le persone obese, il fabbisogno in genere si riduce
Dunque la dieta del primo gruppo non è neanche normoproteica, dato che si basa sulla raccomandazione proteica minima giornaliera (o di meno se consideriamo l’età media delle partecipanti, 60 anni). Osservazione espressa anche qui. 
La dieta del secondo gruppo non è iperproteica, non lo sarebbe neanche secondo le linee guida a guardare la fascia d’età. Sarebbe meglio definirla normoproteica. La differenza tra le due infatti è minima: 0,4 gr di proteine per chilo di peso corporeo. Non due grammi, e neanche un grammo in più. Eppure a dispetto della minima differenza proteica, i ricercatori parlano di minore sensibilità insulinica nel secondo gruppo.

Andando a vedere l’insulinemia basale, tuttavia, il primo gruppo partiva già da una minore insulinemia basale prima delle 3-4 settimane.
Per capire cosa significa, è un po’ come se io prendessi una persona perfettamente sana e una un po’ meno sana,
e le sottoponessi a un trattamento, alla fine del quale, la persona perfettamente sana rimane tale, la persona meno sana è migliorata ma è sempre meno sana della prima persona. Posso dire che lo stato di salute della seconda deriva dal trattamento? Evidentemente no, se la seconda partiva svantaggiata già da prima.
In entrambi i gruppi, infine, l’insulina basale si è abbassata.
Non solo: il gruppo che ha assunto più proteine ha preservato maggiore massa magra. Questo ai fini di una migliore funzionalità metabolica ovviamente conta. In sintesi: non fatevi ingannare dai titoli degli articoli che ridurranno questo studio a uno slogan terroristico tipo “Le diete iperproteiche causano l’insulino-resistenza nelle donne” o simili, perché non è questo il caso.