Contare le calorie? Potrebbe non essere una buona idea

PERCHE’ CONTARE LE CALORIE NON E’ SEMPRE UNA BUONA IDEA

  • Il nostro sistema immunitario funziona in due maniere complementari.

    Una parte di questo sistema ha una memoria, un’altra è innata e non ce l’ha. Se ti fai un taglio il corpo non penserà: “Ok, questa cosa le è già successa nel 1987, nel 1993, nel 1998, nel 2005, nel 2013, no. Agirà ogni volta come se fosse la prima volta.
    Accade così anche per una situazione stressante improvvisa. Ma non per uno stress cronico, programmato, quotidiano, come è contare le calorie. In quel caso è coinvolta anche la tua parte di sistema immunitario adattiva, quella che ha una memoria.
    E cosa succede? Per una certa misura si verifica una immuno-soppressione.
    Questo vuol dire un cambiamento metabolico.
    Sì, so che dirai…

  • Va be’, ma contare le calorie non è stressante!

    Al contrario. Ti costringe a fare un’operazione matematica per ogni cibo che ingerisci. Ogni giorno, per ogni cosa ti metti in bocca. Moltiplicalo per tutti gli anni in cui lo fai. Considera il panico che provi quando esci fuori a mangiare e non sai esattamente quante calorie stai assumendo. Durante le feste. O quando qualcuno ti offre qualcosa.
    Inoltre, ti costringe a una insopportabile, angosciosa routine del cibo.
    Lo devi pesare, preparare, devi organizzarti per mangiare quel tanto e non di più. E se hai fame? Ti tieni la fame e quindi il tuo corpo a maggior ragione penserà ossessivamente al cibo. Anche quando ormai contare le calorie è diventato naturale per te, per il tuo corpo non lo è mai.

  • Se contare le calorie fosse indispensabile, come mai chi viveva prima di noi riusciva a vivere comunque?
    In passato erano tutti meno grassi di quanto siamo adesso. Eh ma non avevano i fast food e i supermercati.

Sì, è vero, ma ogni epoca aveva le sue leccornie, tranne che durante le guerre e le pestilenze.
E non è che tutti zappassero la terra o lavorassero 14 ore in fabbrica.

I dottori Rowbotham e Clayton hanno analizzato il consumo calorico degli uomini e delle donne che vivevano in epoca vittoriana. Cioè dagli anni trenta del 1800 fino al 1900.
Secondo i loro studi, le donne mangiavano circa 3000 calorie al giorno, gli uomini 4000/5000.
L’attività fisica e lavorativa non era in media maggiore di adesso.

Negli anni Quaranta, Ancel Keys condusse un famoso esperimento in cui tenne a stecchetto un gruppo di volontari magri o normopeso.
Prima misurò quante calorie dovevano assumere per stare nel loro peso.
Risultò che più o meno in media mangiavano 3400/4000 calorie.
(SEGUE A PAGINA TRE)