Contare le calorie non ha senso, dice un’inchiesta

PERCHÉ CONTARE LE CALORIE È UN SISTEMA FALLACE

Wilson puntualizza che c’è una differenza tra quanto un cibo produce calorie e come un uomo digerisce quel cibo e quindi quelle calorie. Le calorie di un cibo vengono misurate bruciando quel cibo in uno specifico strumento (la bomba calorimetrica) e misurando il calore prodotto.

Ma un corpo brucia le calorie in un modo diverso. Mentre il cibo brucia istantaneamente attraverso la bomba calorimetrica, il nostro corpo impiega dalle otto alle ottanta ore a tramutare quel cibo in energia. Quindi parliamo di due processi diversi: uno semplice, uno complesso.

A questo primo intoppo se ne aggiungono altri. Il metabolismo è un sistema adattivo. Se introduciamo meno calorie di quante ne consumiamo, il metabolismo si abbassa, e di conseguenza le calorie in uscita non sono più le stesse. Cioè bruciamo, in molti modi, meno energia. Più tagliamo le calorie, meno energia bruciamo.

L’altro problema è che le calorie delle etichette dei cibi riportano un errore che va dall’8 al 20%.

Altri problemi? Eccoli.

  1. Le calorie della frutta e di alcuni tuberi e vegetali variano a seconda del grado di maturazione.
  2. Quelle dei cibi variano a seconda di quanto e come vengono cotti, perché il corpo ne assorbe di più (studio), special modo per proteine e vegetali.
  3. Per alcuni cibi, come per le mandorle, il corpo sembra assumere circa il 20% in meno di quanto riportato dai valori nutrizionali (fonte).
  4. Ci sono persone che assorbono più o meno calorie dallo stesso, identico cibo. A causa delle differenze digestive e di flora batterica intestinale (fonte).
  5. Infine, se dovessimo valutare la capacità termogenica di alcuni cibi, ovvero quante calorie bruciamo solo per digerirli, le proteine sono i cibi che fanno bruciare più calorie, poi vengono i carboidrati, e solo alla fine i grassi.

E questo solo se consideriamo le calorie ingerite. Ulteriori problemi sono quelli di chi vuole capire il proprio fabbisogno energetico. Le formule per calcolare il proprio fabbisogno sono generiche e non tengono in conto di molte cose.
A partire proprio dal metabolismo.
Due persone di stessa altezza e corporatura, stesso sesso e stessa età possono bruciare le calorie in maniera diversa pur svolgendo le stesse mansioni giornaliere. E neanche gli esami bioimpedenziometrici sarebbero accurati (fonte).
Al momento pare che l’unico modo per sapere con esattezza quante calorie si brucino sia con una camera metabolica. Ma al mondo ne esistono solo 23. 
Anche le calorie che dovremmo perdere facendo attività fisica non sono accurate. 
I dati sono falsati non di poco, sbagliano del 30% (fonte).

Dopo avere scoperto tutte queste cose, il giornalista ha deciso di mangiare in base al proprio senso di fame e le proprie voglie di cibo. Senza contare le calorie. E in questo modo ha perso 13 chili, praticando l’intuitive eating.