Tendenza a ingrassare: l’ipotesi della leva proteica

L’ipotesi della leva proteica è un tipo di processo che è stato teorizzato in questi giorni da due scienziati per spiegare la tendenza a ingrassare a causa dell’eccesso di calorie.

Ad avere parlato dell’ipotesi della leva proteica, in inglese “protein leverage hypothesis“, come causa dell’obesità, sono stati due scienziati, David Raubenheimer e Stephen Simpson.

Cosa dice l’ipotesi della leva proteica

Secondo l’ipotesi della leva proteica, ingrassare è una conseguenza del fatto che, mangiando meno proteine rispetto al proprio fabbisogno, il corpo ha fame e quindi ci dirotta verso il cibo.
Ma a monte c’è la nostra scelta alimentare.

Scegliendo di mangiare cibi molto lavorati ovvero cibi industriali, ci priviamo delle sostanze di cui il corpo ha bisogno, innanzitutto proteine.

leva proteica

Questo porta al paradosso per cui le persone che tendono a mangiare troppo e quindi a essere in sovrappeso a causa dell’eccesso calorico siano in realtà denutrite.

Il paradosso viene spiegato dai medici come un effetto compensativo, dovuto proprio alla carenza di proteine.

Ma perché sono le proteine a essere così importanti per ridurre la voglia di cibo?

Secondo gli scienziati, le proteine sono il macronutriente che, se viene a mancare, porta le persone ad avere più voglia di cibi grassi o zuccherini.

Come sono arrivati a questa conclusione?

Ipotesi della leva proteica: i dati che la confermano

L’ipotesi si basa innanzitutto sull’osservazione che la scienza non ha saputo spiegare perché alcune persone tendono a mangiare molto di più di quanto consumino.

Per fare capire questo concetto è importante introdurne un altro, quello dell’ecologia della nutrizione. Ovvero un sistema che non riguarda solo la persona in sé, cosa vuole e cosa mangia.

proteine vegetali

Ma riguarda invece le relazioni con altre persone, con l’ambiente di riferimento (spazio abitativo, lavorativo, ecc.) e con il sistema alimentare (marketing alimentare, industria alimentare, sistema economico).

Solo in questo modo, guardando la nutrizione in senso ecologico, quindi che è determinata da più fattori, si può capire come e perché aumenta l’obesità.

Dunque obesa non è la persona che semplicemente ha colpa di mangiare, ma la persona che va vista in un contesto.

Questo va dalle sue abitudini, a cosa fa e come si relaziona con gli altri, a cosa è portato a scegliere secondo le strategie di marketing, a cosa può permettersi eccetera.

Ecologia nutrizionale per capire le cause dell’obesità

La maggior parte dei dietologi e nutrizionisti oggi si concentra sull’alimentazione in senso geometrico (la piramide alimentare, i cibi da prediligere e quelli da evitare, le porzioni). Questo, senza il modello ecologico, è tuttavia un approccio limitato.

Per esempio: è inutile dire a una persona sovrappeso o obesa che deve prediligere la cucina di casa, se lavora tutto il giorno fuori.

persona con lo shake

Oltre a questo, bisogna considerare il fenomeno della priorità proteica: specie come quella umana hanno in comune con altre specie animali il fatto di avere bisogno innanzitutto di proteine per vivere, quindi queste hanno una priorità maggiore rispetto a grassi e carboidrati.

Se tuttavia le proteine introdotte sono poche, si verifica l’effetto compensativo.

Il corpo tende a compensare l’elemento mancante, dunque le proteine, con altro. Ma siccome questo altro non è bastante per sopravvivere, la fame aumenta. E questo porta ad aumentare il consumo di cibo.