Insomma, argomentazioni come questa mi avevano già spinto ad avere un atteggiamento più morbido nei confronti dello zucchero.
E, ahimè, questo studio sul miele sembra dare ragione a Lott, un ricercatore indipendente, e non ai medici. Sì, perché lo zucchero è zucchero.
Miele o zucchero bianco o sciroppo di glucosio-fruttosio si comportano nell’organismo esattamente allo stesso modo, causando le stesse malattie se se ne abusa. Che siano naturali o meno, per il corpo non c’è alcuna differenza.
E’ quanto ha stabilito una ricerca apparsa sul Journal of Nutrition, condotta dall’USDA e finanziata tra gli altri dall’industria del miele, prima di scoprire di essersi dati da soli la zappa sui piedi: l’intento iniziale era stabilire se gli zuccheri naturali come il miele e lo sciroppo di canna da zucchero (che qui da noi non si trova facilmente) fossero meno nocivi dello sciroppo di glucosio-fruttosio, uno sciroppo raffinato al pari dello zucchero bianco. Tutti, compresi i ricercatori, erano sicuri che si sarebbero trovate delle differenze in termini di rischi di diabete e ipercolesterolemia, obesità e sindome metabolica. Invece, con loro sommo sgomento (e anche mio) i ricercatori hanno scoperto che gli effetti sul corpo sono “molto molto simili” per non dire identici. E se mangiati in modeste quantità, senza esagerare, hanno gli stessi benefici per la salute, ovvero forniscono energia allo stesso modo, alzano il metabolismo e via dicendo.
Sembra che l’industria alimentare per una volta non sia da condannare.