Enzimi digestivi e perdita di peso: esiste un legame?

Enzimi digestivi e perdita di peso: semmai funziona il contrario

In realtà, sono gli inibitori dei processi enzimatici a favorire maggiormente la perdita di peso. Questi inibitori si chiamano così perché portano a una riduzione dell’efficienza enzimatica naturale. Non eliminano gli enzimi, ma diciamo che si legano chimicamente agli stessi per ridurre la loro forza.
Gli inibitori possono essere reversibili o irreversibili. In genere si parla di inibitori irreversibili per alcuni farmaci che bloccano l’avanzata di un virus.

Nel caso della digestione, si è visto che gli inibitori degli enzimi digestivi riducono temporaneamente (cioè finché si usano) la capacità di quegli enzimi di digerire zuccheri, proteine e grassi.

Se però io non assimilo queste sostanze, che quindi verranno espulse con le feci, non sto assorbendo neanche le loro calorie.

Tra gli inibitori enzimatici usati per la perdita di peso, troviamo l’inibitore della tripsina (che serve a scindere alcune proteine) e della lipasi (che serve a digerire i grassi).

Per esempio il farmaco Orlistat si basa sull’inibizione della digestione dei grassi, che quindi vengono eliminati attraverso le feci.

Si tratta tuttavia di prodotti che devono essere assunti sotto la guida di un medico, anche se non sempre (dipende dal prodotto) necessitano di prescrizione medica. Non sono infatti esenti da rischi per la salute, per esempio gravi rischi sulla funzionalità del fegato.

Al contrario, gli integratori a base di enzimi digestivi non hanno effetti collaterali. Come abbiamo visto, però, non è affatto detto che funzionino per la perdita di peso. Se tuttavia si hanno problemi di digestione, è molto probabile che possano aiutarci a ridurre il gonfiore e quindi il peso.
In questo caso, non è necessario prendere degli integratori per forza, possiamo usare questi suggerimenti dietetici per migliorare la nostra efficienza enzimatica. Se notiamo un dimagrimento, allora possiamo valutare l’uso di un integratore.