Se voglio dimagrire devo impegnarmi

motivazione dietaPossiamo essere i peggiori nemici di noi stessi quando ci mettiamo a dieta? Guardiamo in faccia la realtà: a nessuno piace mettersi a dieta, ma se abbiamo scelto di farne una dobbiamo ricordarci che nove volte su dieci non ce l’ha imposta il medico, ma ce la siamo imposti da soli. Perché? Perché non ci piaciamo con i chili di troppo, perché abbiamo l’ambizione di apparire al meglio, e, ultimo ma non meno importante, per la nostra salute. Spesso mangiare sano si traduce con una iniziale perdita di peso comunque, indipendentemente dalle calorie che ingeriamo. Anche le merendine hanno un importo calorico tutto sommato modesto, ma la scelta della qualità del cibo è essenziale se facciamo una scommessa con noi stessi sia per una migliore forma fisica che per una salute migliore.
Quindi non dobbiamo mai dimenticare che nessuno ci ha messo il coltello alla gola e che in generale siamo noi gli artefici del nostro destino dietetico. Una ricerca ha infatti stabilito che sono molte le diete che funzionano: la dieta mediterranea funziona come la low carb come la dieta chetogenica come la dieta dimagrante vegetariana. A essere comune alle storie di successo di chi perde peso è la loro motivazione. Ricordatevi quello che ho scritto fin dall’inizio. Siamo i peggiori nemici di noi stessi quando ci mettiamo a dieta? Vi faccio un esempio elencandovi le frasi che tutte le persone rinunciatarie dicono quando vogliono mollare la dieta e tenersi la ciccia:
– le sostituzioni: va bene se al posto del petto di pollo mangio il salame? E se al posto dello yogurt bevo un bicchiere di latte? E se taglio le calorie dell’olio per permettermi un cioccolatino? La risposta a tutte queste domande piuttosto infantili e un po’ petulanti è no. Alla dieta ci si attiene il più possibile.
– mi merito di mangiare di più oggi: giornata no? arrivati a casa stanchi morti? frustrazioni di lavoro? e vogliamo risolverla scendendo a patti con noi stessi e mangiando una confezione di biscotti? Perché? Ricordiamoci che la dieta l’abbiamo voluta noi. Da che parte stiamo?
– non sono più in grado di perdere peso: questa è la madre di tutte le scuse. La verità è che chi dice questo ed è in salute o mangia troppo senza accorgersene o mangia di più di quanto brucia, qunidi fa una vita sedentaria. E anziché mettersi di impegno e cambiare stile di vita preferisce dirsi che, per quale ignoto motivo che non sa spiegarsi, mangia pochissimo e non dimagrisce.
– e se mollassi questa dieta e ne facessi un’altra? mettersi a dieta non è un gioco, non stiamo perdendo tempo a scapito della nostra salute. Pensiamo che cambiare dieta o fare delle variazioni o fare altri sabotaggi ci fa perdere in una decisione che abbiamo preso noi.
– la fortuna: la fortuna nella dieta non esiste molto. Le persone con problemi di sovrappeso che guardano quelli magri dicendo beato te, puoi mangiare di tutto, in realtà stanno sottovalutando i sacrifici che quelle persone magre fanno ogni giorno per prendersi cura di loro stesse, dicendo no al cibo grasso, unto, al peccato di gola tanto scontato e quotidiano che non è un peccato, è la prassi.
– il fattore tempo: ho scritto notizie di persone che avevano una vita precaria, nessuno dalla loro parte, non un marito, né una famiglia, pochi soldi e poco tempo. Eppure sono dimagrite magari camminando di più e poi mettendosi a correre (la corsa nel parco è ancora gratis), bevendo acqua e cucinando in modo diverso. A volte la risposta è semplice. Si chiama impegno.

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