Mentre in Usa il grass-fed riguarda un’ampia fascia di prodotti animali (burro, latte, gelatina, formaggi), in Italia chi vuole può informarsi sulla qualità della sua carne in due modi: cercando nel suo territorio allevamenti locali e informandosi sui punti vendita da essi forniti; cercando online siti che raccolgono informazioni sugli allevamenti locali di animali grass-fed, ma anche su aziende che garantiscono la consegna in tutta Italia. Chiaramente il costo è maggiore. Non sono mai stati fatti studi approfonditi sui benefici della carne grass-fed e locale rispetto alla carne da allevamento intensivo. Il punto è che l’OMS ha considerato le carni rosse tutte uguali.

CHE TAGLI DI SALUMI PREDILIGERE? 
Senza dubbio i nostrani, quelli maggiormente garantiti, e tra questi, i salumi senza conservanti sono più sicuri per la salute: alcuni salumi hanno come additivo la vitamina C per evitare la formazione di nitrosammine dai nitrati (usati come conservanti), ma non è una pratica così diffusa. Se il salume è senza conservanti, è meglio accertarsi della qualità delle carni e dei controlli sulle stesse. Anche qui, meglio puntare sulla qualità.

CHE TIPO DI COTTURE PREDILIGERE?
Per le carni rosse, un consiglio è quello di evitare di mangiare sempre e solo la parte muscolare della carne. Un’ottima alternativa, in un certo senso anche più ecologica, è alternare il consumo di carne (del muscolo) con un buon brodo di ossa dell’animale, un piatto nutriente, perfetto per chi ha problemi digestivi, proteico. O mangiare anche parti meno pregiate dell’animale, per esempio il fegato, ricco di vitamina A.
Insomma, evitate di mangiare sempre e solo bistecche.  Per le cotture, quelle a fuoco lento o medio sono ideali: per esempio stufati, sughi di carne, arrosti in forno a medie temperature, stracotti, curry di carne.

Insomma: premiare la qualità sulla quantità ove possibile, scegliere locale, scegliere tagli meno pregiati ma più nutrienti, possono essere tre indicazioni utili per chi non vuole rinunciare alla carne nella dieta.