Picco lipemico: che cos’è e perché è pericoloso

PICCO DEI TRIGLICERIDI E RISCHI DELLA SALUTE

Il picco dei trigliceridi è la massima concentrazione di trigliceridi nel sangue (dunque grassi) qualche ora dopo avere mangiato (per l’esattezza, 4 ore).
Dai trigliceridi segue poi la formazione di lipoproteine, e quindi anche colesterolo buono o cattivo.

Funziona così.
Poiché i grassi hanno digestione più lunga rispetto ai carboidrati, e poiché dopo mangiato il corpo brucia prima gli zuccheri, e solo successivamente i grassi, un picco di trigliceridi elevato si verifica in queste condizioni.

  • Dopo un pasto ricco di grassi, dove per pasto non si intende un piccolo spuntino.
  • In seguito a un pasto ricco di carboidrati e grassi insieme: stessa cosa, più è calorico peggio è.
  • Dopo un pasto che assieme a molti grassi contiene anche alcol.

In questo caso l’indice più utile si chiama Indice di Trigliceridi e Glucosio, dove si va a valutare sia il picco glicemico che successivamente quello di trigliceridi.
Questo indice è un marcatore del rischio di diabete di tipo 2 in persone con glicemia nella norma. Si ottiene moltiplicando i livelli di trigliceridi e di glucosio a digiuno, e dividendo il risultato per due.
Se l’indice è superiore a 8.3, il rischio di diabete è più alto.

Un picco di trigliceridi elevato nel sangue è correlato a un maggiore accumulo di grasso viscerale, a un maggiore rischio di diabete, di steatosi epatica, di sindrome metabolica in generale.

Come fare per evitare il picco dei trigliceridi post-prandiale? Ecco le regole

  1.  Evitare di consumare alcol in presenza di cibi ad alto indice glicemico e di cibi grassi.
  2. Non fate pasti ipercalorici che contengono sia molti carboidrati che molti grassi.
  3. Meglio fare pasti piccoli e frequenti.
  4. Camminare o fare altra attività moderata aerobica dopo una o due ore dai pasti principali.
  5. Consumare cibi ricchi di fibra, come verdure in quantità, assieme ai cibi grassi, come carni rosse, formaggi o salmone.
  6. Se già abbiamo glicemia oltre il limite, assumere un integratore di acido alpha-lipoico al mattino e prima dei pasti più ricchi di carboidrati, e un integratore di fermenti lattici o probiotici.