Picco lipemico: che cos’è e perché è pericoloso

Avrete probabilmente letto qui su Dcomedieta o altrove le definizioni di indice glicemico, carico glicemico, indice insulinico e carico insulinico e come queste cose si relazionano, per sommi capi, a un eccesso di grasso corporeo e a maggiore rischio di sindrome metabolica e malattie.

PICCO GLICEMICO, PICCO INSULINICO, PESO CORPOREO E SALUTE

Un pasto a elevato carico glicemico comporta un innalzamento eccessivo dell’insulina, ma anche un pasto troppo ricco di proteine può darci questo risultato.

Parliamo quindi di picco glicemico, in inglese “blood sugar peak” come il picco della glicemia post-prandiale che si osserva entro un’ora/due ore da un pasto contenente carboidrati.

Si è visto tuttavia, che pasti identici assunti in diversi momenti della giornata danno picchi glicemici differenti.

Dunque non è propriamente corretto dire che il picco glicemico dipende esclusivamente dalla qualità del pasto. Ma per esempio al mattino, un pasto ricco di carboidrati può dare un maggiore picco glicemico e insulinico. Questo perché probabilmente al risveglio l’insulina è bassa (fonte), dunque il corpo è più sensibile a un pasto a indice insulinico e glicemico elevato.

Questo ci fa già capire una cosa.
Che il concetto di carico glicemico non è per forza predittivo del picco glicemico e insulinico di un soggetto.
Può variare per esempio in base a quello che abbiamo fatto prima di mangiare e in base alla nostra composizione corporea.

Parliamo di picco insulinico, in inglese, come il momento in cui l’insulina nel sangue raggiunge le sue concentrazioni massime, sempre in seguito a un pasto. Sappiamo che l’insulina si alza sia in seguito alla ingestione di carboidrati che in seguito alla digestione di cibi ricchi di proteine, in particolare di formaggi e latticini e poi di carne. Questo dipende dal tipo di amminoacidi, che influiscono sulla produzione di insulina (Holt, 1997).

Successivamente, si è anche scoperto che altri alimenti potevano causare un picco insulinico: per esempio il dolcificante Acesulfame K. Senza che questo influenzi però la glicemia.

Parlando molto in generale, possiamo dire che alti picchi glicemici e insulinici sono correlati a maggiori rischi di salute e sindrome metabolica.
Dico in generale, perché un altro dato è rilevante come rischio di sindrome metabolica, ed è anche correlato a un maggiore rischio di diabete: il cosiddetto picco lipemico.
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