Non dimagrisco mai? Il problema si chiama LoC

Perché non dimagrisco mai? Faccio la dieta ma non dimagrisco mai. Faccio tutto giusto o faccio come (la mia amica, mia sorella, mio marito), eppure non dimagrisco mai. Vado in palestra ma non dimagrisco mai. Cosa si nasconde dietro questa impossibilità di dimagrire per cui ci viene da dire spesso (o pensare spesso) frasi simili?
Oggi ti spiego un meccanismo psicologico che si nasconde dietro molti tentativi falliti o infruttuosi per dimagrire, anche se non riguarda solo la dieta, eppure è connesso al problema del sovrappeso e dell’obesità.

Questo meccanismo si chiama LoC, acronimo di Locus of Control e rappresenta la maniera in cui noi ci percepiamo rispetto a delle situazioni o dei problemi.

Per capirti come funziona il Locus of Control, e come è collegato alla tua idea del “faccio tutto giusto ma non dimagrisco mai” ti illustro un esempio recente.

IL CASO DI SARA (O LOC ESTERNO)

Sara è una donna di ventisei anni che mi scrive spesso. E’ affetta da sindrome metabolica, ovvero (nel suo caso) è sovrappeso, soffre di glicemia alta, di colesterolo e trigliceridi alti. Ha due figli piccoli ma non ha un lavoro, si occupa della casa e dei figli. Prima di sposarsi era già in carne, da sposata con le due gravidanze ravvicinate, ha preso più di quindici chili. Non dimagrisco mai, spiega.

Sara è andata da tre medici che le hanno proposto tre diete abbastanza simili da 1200/1300 calorie. Nessuna di queste diete le piaceva. E’ venuto fuori che:
– Sara non vuole mettersi a dieta perché è costretta a pesare e dosare gli alimenti. Vuole mangiare i dolci che prepara e i piatti cucinati da lei. E dimagrire.
Sara non ha capito alcune raccomandazioni delle diete: per esempio in una dieta c’era una ricetta di parmigiana light con le melanzane grigliate e non fritte. Ma a Sara piace la sua parmigiana.
– Sara dice che il problema sono le diete. Non esiste un altro modo per dimagrire che non sia fare le diete, mi chiede?

Allora le spiego che può fare attività fisica, poi contattare le specialiste e chiedere delle modifiche.
Altro problema. Sara ha due figli, dunque non può andare in palestra. Be’, è giusto.

Le spiego che può fare attività fisica a casa. Che ci sono programmi di attività fisica anche da dieci minuti, un quarto d’ora, da fare tutti i giorni, pensati anche per le mamma. Mi dice che non ha tempo.

Neanche dieci minuti, un quarto d’ora?
Quelli sì, ma si scoccia e pensa che sia inutile.

Insomma, cosa vuole Sara per dimagrire?
Due cose.
Uno: non impegnarsi.
Due: una magia. Magari qualche integratore miracoloso che la faccia dimagrire facendole mangiare di tutto.

Quando le ho detto che una cosa del genere non esiste, mi ha detto che magari esiste ma sono io a non saperlo. Ecco, Sara è un esempio di Locus of Control esterno.
E’ ingrassata senza sapere come: non si sente responsabile né delle scelte alimentari fatte né delle sue abitudini. Mettiamo che sia vero, può assolutamente essere.
Le si prospetta perciò una soluzione (dall’esterno) che potrebbe aiutarla.
Non le piacciono le soluzioni, vuole altro ma senza attivarsi per cercarlo da sola. A ogni nuova soluzione che gli altri le prospettano, si stanca subito, si stufa, molla dopo due giorni, non sembra convinta.

Più che una persona con un problema, anche grave, di peso, Sara sembra la cliente capricciosa di un negozio di scarpe, che prova prova ma non compra nulla. Ma perché accade?
(SEGUE A PAGINA DUE)

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