Mangiare tutto ciò che si vuole e altri falsi miti dietetici

Oggi voglio parlarti di due falsi miti dietetici: il mito di poter mangiare tutto ciò che si vuole quando avrai raggiunto i tuoi obiettivi di peso e il mito per cui dieta vuol dire sacrificio.

Smonto per te due falsi miti dietetici.

Ecco perché devi leggere questo articolo se vuoi perdere peso.

Prendo spunto da un video di una nota tiktoker e foodblogger, A. S., che è impegnata in una coraggiosa battaglia per perdere peso. Pesava 140 chili e il suo obiettivo è per adesso di arrivare a 100, obiettivo quasi raggiunto, ma il suo sogno è raggiungere i 60/70 chili. Seguita da una nutrizionista, A. come altre persone sui social ha deciso di usare Tiktok come diario del suo viaggio verso uno stile di vita più sano e un peso più sano.

Oltre a lodare immensamente la sua grinta e il suo coraggio, è ammirevole che A. abbia anche deciso di registrare le sue giornate no, quelle in cui fatica a seguire il regime alimentare perché molto distante dalle sue vecchie abitudini.

Tuttavia, e questo è lo scopo dell’articolo, esistono dei falsi miti che riguardano la magrezza e lo stile di vita sano a cui A. sembra credere.

Uno di questi è molto molto comune, e credo sia utile per tutti quelli che vogliono perdere peso capire i motivi per cui questo falso mito in particolare è sbagliato.

Mi riferisco a credere di poter mangiare tutto ciò che si vuole una volta che si perde peso e si arriva all’obiettivo di peso ideale.

L’altro falso mito che voglio affrontare è che sia impossibile avere uno stile di vita appagante e felice con una dieta più moderata.

cibi fritti

A. come molti altri fa fatica a adattarsi alla nuova dieta: le mancano le uscite con i vecchi amici e molte delle sue abitudini avevano il cibo come veicolo di convivialità.

Se ti interessano questi due falsi miti, continua a leggere.
Quello che ti dirò potrà esserti utile per non mollare il percorso con il/la nutrizionista.

Il primo falso mito. Mangiare tutto ciò che si vuole.

Una volta magro/a si può mangiare tutto ciò che si vuole: no, non è vero.

A. nei suoi video spesso riporta quella che è una falsa e deleteria credenza.
Se pesassi 60 chili, dice, potrei mangiare anche pane e nutella per colazione: una che pesa 60 chili può mangiare tutto quello che vuole. A. infatti ha delle colazioni gustose e sane, ma le mancano i cornetti e le merendine a cui era abituata.

Sia chiaro, non sta parlando del fatto che le possa mancare un cornetto solo o una merendina o una fettina di pane tostato con nutella. Ovviamente un normale cornetto da bar alla marmellata o una merendina o anche 30 grammi di pane tostato con un velo di nutella da 15 grammi sono cose che non superano le 250 calorie e che possono starci anche in chi è a dieta.

Dunque non ha minimamente senso risponderle: un cornetto ogni tanto puoi concedertelo anche se sei a dieta.

A. non sta alludendo a questo.
A. allude alla libertà di mangiare sia tutto cò che si vuole che quanto se ne vuole.
Lei vorrebbe tornare a mangiarne tre o quattro, di cornetti, com’era abituata prima.
Vuole avere la libertà non di scegliere una porzione piccola o media di sushi al ristorante, ma di mangiare fino a star male come all’all you can eat.

Cosa intendono le persone con l’espressione: mangiare tutto ciò che si vuole.

Quando le persone pensano che chi è magro possa mangiare tutto quello che vuole, non intendono la tipologia di alimento, ma sottintendono qualcos’altro praticamente sempre. I magri possono mangiare tutto quello che vogliono e in quantità libera: la deduzione è che, essendo magri, possono “permettersi” di ingrassare anche un chilo e non badarci.
Ricordate bene questa cosa perché come avrete capito non è molto lineare: esiste cioè un implicito, che è la quantità, non solo la qualità.
Ecco, questa falsa credenza la possiamo sintetizzare nella frase che tutte le persone che cercano di stare in un peso sano si sentono dire: “mangia, tanto sei magro/a, tu non hai preoccupazioni!”.

amicizie cattive

A parte che è diseducativo dare a una persona il permesso di mangiare in base al suo peso corporeo, chi dice queste cose spesso ha un cattivo rapporto con il cibo e crede all’equazione: mangiare sano=magro. La merendina fa ingrassare, un piatto di pasta e legumi no. In realtà, le calorie contano come conta la qualità del cibo.

Esistono persone magre che mangiano in maniera non proprio corretta perché di frequente mangiano cibi senza fibre, non naturali, eccetera. Ma sono e rimangono magre perché oltre a una merendina non vanno.
Se io mangio un piatto di pasta e fagioli con olio a sentimento e senza fare caso alle quantità della pasta, sto mangiando un alimento sano ma con sproporzionato nella quantità di alcuni ingredienti. Il risultato è che un innocuo piatto di pasta e fagioli diventa l’equivalente calorico di 3 merendine farcite, ovvero può arrivare anche a 700 calorie.

Il mangiare tutto ciò che si vuole come falso mito è quindi sbagliato per due ragioni.

  • La prima è che le calorie contano.

    E se si pensa ancora alla dicotomia cibo sano/cibo malsano si fatica a capire perché pur evitando pane e nutella e mangiando pasti sani rischiamo di ingrassare.
    Perché tra un cucchiaino di olio (7 grammi, non 5: 68 calorie, non 50) e un giro di olio a sentimento (20 grammi di olio: 180 calorie) c’è una differenza di 120 calorie a voler essere buoni. E le calorie contano sia che tu sia magro che che tu sia grasso.

  • La seconda si deduce dalla prima ragione: chi è magro fa attenzione a “quanto” mangia e non solo o sempre a cosa mangia.

    Dunque credere che una volta raggiunto il peso ideale di 60 chili A. potrà mangiare 4 cornetti al mattino o avere la libertà di farlo ogni tanto è un autogol. Perché sappiamo benissimo che quell’ogni tanto è un illusione, il pensiero è proprio sbagliato in partenza.

  • Non si dimagrisce per poi avere la libertà di mangiare tutto quello che si vuole e quanto si vuole.

    Si dimagrisce per bisogno e da magri come da grassi possiamo sempre mangiare tutto quello che vogliamo, ma chi è magro lo è perché mangia in genere meno. Se invece mangiasse senza fare caso alle quantità, ingrasserebbe.

Ogni volta che qualcuno, guardando i miei 51, 52 chili, mi dice: “Mangia, tu puoi permetterti di mangiare tutto quello che vuoi”, io rispondo sempre la stessa cosa: “Io posso mangiare quello che voglio (e potrei farlo indipendentemente dal mio peso corporeo),  ma se sono magra è perché non posso sempre mangiare *quanto* voglio”.
E non è una cosa brutta, fa parte del normale autocontrollo.

L’autocontrollo nella vita è fondamentale e non va mai confuso con i problemi di controllo.

Non sto infatti dicendo che mi nego tutto o mangio tutto solo nelle quantità di ostie. Ma che ci sono giorni in cui pur avendo fatto colazione entro in un bar e sono attratta dai bomboloni fritti. Ma non è che mi metto automaticamente nella pancia tutto quello che mi sembra buono, soprattutto se distinguere una voglia passeggera dalla fame reale.
Anche perché il bombolone non scappa!

Un giorno magari faccio colazione con uno yogurt e un filo di miele e mangio il bombolone: niente di particolare, è giusto concedersi sfizi ogni tanto, è più che normale.

Ma non mi verrebbe mai in mente, mentre mi gusto un bombolone, di pensare già a mangiarne un altro e un altro ancora.

Se si pensa a mangiare tanto, non si sta dando neanche valore al cibo che stiamo gustando in quel momento.

E se pensiamo che un giorno potremo abbuffarci per il solo gusto di abbuffarsi, tanto siamo magri, il problema è proprio desiderare l’abbuffata, non l’alimento.
Dunque, no,  A., quando avrai raggiunto i 60 chili, cosa che credo tu riuscirai a fare con la tua nutrizionista, non potrai andare al bar e mangiarti i cornetti nella quantità che mangiavi da ex-obesa.

La magrezza è legata non solo a una questione banale di forma, ma anche al quanto e al come.

Si mangia di tutto ma in piccole quantità e in generale non si dovrebbe mai mangiare già con l’obiettivo di strafocarsi. Questo obiettivo non è sano.

Solo così imparerai che mangiare sano vuol dire:

  • che non esistono a prescindere alimenti giusti o sbagliati.

  • che sapersi controllare è fondamentale in molti aspetti della vita, e se non ti viene naturale moderarti a tavola, è importante lavorare su questo punto.

Su questo mi potrai dire: ma cosa significa “venire naturale”?
Significa che molte persone ci riescono naturalmente, non è un’imposizione dall’alto, non devono rifletterci. E così arriviamo al punto due. All’altro falso mito.

Il secondo falso mito. Dieta come sacrificio.

Stare a dieta non ci permette di fare più nulla di quello che eravamo abituati a fare. Non possiamo cucinare i dolci che prima facevamo, dobbiamo fare cucine separate per noi e i nostri cari, siamo costretti a mangiare cose che non amiamo mangiare, come verdure e legumi.
Detto così, una dieta sana equivale a una prigione a vita.

Mi sono resa conto che la stragrande maggioranza di chi è a dieta pensa di essere un condannato.

Cara A., nel mio surgelatore ho una frolla fatta da me con datteri frullati, cacao amaro, yogurt greco intero, due albumi e farina di cocco degrassata. Totale per 500 grammi di frolla: circa mille calorie. Ho una marmellata in prossima scadenza agli agrumi senza zuccheri aggiunti: totale calorie 500 per 250 grammi. Cosa ci faccio?

donna che mangia
Una crostata alla marmellata che a porzione, ovvero un ottavo, mi viene meno di 200 calorie.
Ma…

Non devi sapere contare le calorie per cucinare in questo modo.

Esistono credo migliaia di blog che ti possono insegnare come cucinare con meno grassi e meno calorie, basta imparare. Io ho pubblicato molte ricette ma altre ne trovi altrove.
Ci sono siti, come Pinkfoodshop e altri che spesso linko qui, con tanti alimenti alternativi e dietetici da provare. Pasta con meno calorie, biscotti con meno zuccheri, patatine non fritte. Ma è chiaro se che pensi sempre di volerne mangiare senza limiti, si torna di nuovo al punto uno.

Puoi usare lo yogurt greco intero al posto del burro o la composta di mele se devi fare torte e ciambelloni. Esistono “nutelle” che puoi farti anche a casa, come questa.

E di qualsiasi ricetta tu abbia voglia, basta cercare su Google aggiungendo la parola light o fit e avrai migliaia di risultati. Questo non vuol dire: non potrò mai mangiarmi un tiramisù fatto a regola d’arte.

Vuol dire: se ami cucinare e ogni giorno preparare cose sfiziose, il tiramisù fatto a regola d’arte te lo concedi in porzione piccola fuori casa, a casa fai versioni più leggere.

Così stare a dieta non ti peserebbe e l’alimentazione sarebbe più varia.

Certo, significa impegnarsi, ma il risultato ti darà tante soddisfazioni e come saprai anche tu come altri, nella vita bisogna impegnarsi.
Sempre. Su tutto.

  • Per quanto riguarda il capitolo cucinare per altri, gli altri possono adattarsi se proprio dipendono da noi.

    E se sai cucinare il marito o il fidanzato non avrà nulla da ridire se gli prepari le crocchette di patate o verdure al forno e non fritte.

  • Le buone abitudini che stai acquisendo adesso su di te devono servirti anche per cucinare per il resto della famiglia.

  • Se gli amici rompono perché dovete abbuffarvi insieme, allora ti stanno sabotando.

    Leggi qui per capire di cosa parlo.

  • Mangiare fuori si può fare fatto salvo lo smantellamento del falso mito numero uno.

Se per te mangiare fuori significa scoppiare, devi rivedere questo concetto, non chiuderti in casa. Se la vita insomma per te finora ha avuto il sapore di un’abbuffata, il problema non è la convivialità né il cibo in sé.

Io spero che questo lunghissimo e verbosissimo articolo sia d’aiuto a te come a molti.

A tavola come in tutte le cose occorre il buon senso.
Ma il buon senso a volte si impara, direi la maggior parte delle volte. E spero che tu come altre persone affette da obesità grave che devono dimagrire possiate fare tesoro dell’esperienza della perdita di peso.
L’inizio di una vita nuova, con cose nuove da imparare e altrettanto belle, se non migliori, di quelle di prima. Compreso capire che esistono amicizie e situazioni tossiche di cui liberarsi.