Mangiare fuori, come comportarsi se si è a dieta?

Sarà che in questi giorni sto avendo inviti a uscire à go go, sarà che vorrei tanto starmene a casa e non posso, ma mi sono accorta che ogni volta che esco ormai automaticamente applico alcune regole per riuscire a mangiare fuori senza ingrassare. In questo articolo ve li spiego, ovvero vi spiego come sopravvivere a cene e pranzi fuori pur facendo una sana alimentazione.
Gli stessi consigli valgono non solo per le occasionali uscite fuori, quando andiamo al ristorante o facciamo un aperitivo con gli amici, ma anche per chi mangia fuori casa ogni giorno, per esempio pranzando al bar o in mensa, o per chi è in viaggio.
Spesso infatti chi è a dieta tende a non uscire più con gli amici per cene e pranzi, e questo a lungo andare incide sulla nostra motivazione a dimagrire: se infatti, come consiglio generale, è sempre meglio prepararsi i pasti a casa, per essere sicuri delle dosi e della scelta degli ingredienti, non dobbiamo dimenticare che uno stile di vita sano, ma anche un piano dimagrante, non devono essere vissuti come una punizione, e che è importante viversi la vita anche in quei momenti di convivialità tra amici o con il partner.

Il primo consiglio è questo: non pensate di essere costretti a mangiare troppo solo perché non siete a casa. Quelle cose che uno dice a se stesso: ma sì, dai, oggi me ne frego, mangio e ci penso domani. Be’, no, a meno che non usciate una volta al mese.
Se infatti non controlliamo quanto mangiamo fuori, l’introito calorico di quella giornata pesa sul bilancio settimanale. E se non rimediamo pesa sulla bilancia. Ci sono persone convinte che il corpo non si accorga delle calorie in eccesso se si sgarra una o due volte a settimana. Ora, questa cosa non ha alcun fondamento scientifico. Il nostro corpo non è un vecchio sordo all’ospizio: quello che mangiamo, ogni volta che mangiamo, ha un effetto su di lui.
Inoltre spesso non ci sono delle reali situazioni in cui non si può controllare quanto si mangia. Non è Natale ogni volta che usciamo. Oggi anche le pizzerie propongono insalate o piatti alternativi o più leggeri, ma, se per esempio andiamo in pizzeria, c’è una differenza di circa mille calorie tra una pizza marinara e una pizza grande farcita di ogni ben di dio. Così come non è detto che prima della pizza dobbiamo fare l’antipasto, o bere per forza qualcosa di alcolico, o mangiarci un dolce dopo. Dobbiamo sforzarci cioè di pensare all’uscita fuori come a un evento normale, e non a un’occasione per rimpinzarci.

Il secondo consiglio è quello di leggere attentamente il menu e scegliere le portate più semplici in termini di cottura e preparazione: per esempio una grigliata con delle verdure di stagione saltate in padella sono un piatto assolutamente concesso, mentre una grande frittura accompagnata da patate fritte sono un’esagerazione per tutti o quasi. Se mangiamo in mensa, evitiamo paste troppo condite, insalate di pasta e fritture, questo perché nella cucina possono avere aggiunto molto olio durante queste preparazioni, o panna o burro, per rendere il piatto appetibile e “fresco” anche quando è stato cucinato ore prima. I piatti delle mense possono essere molto più calorici di quello che pensiamo.

Il terzo consiglio riguarda le combinazioni alimentari: anche per chi pranza in mensa come per chi pranza fuori, come regola generale è bene far seguire da un dolce solo un pasto proteico: per esempio se abbiamo ordinato un carpaccio o una grigliata, o del pesce sotto sale, possiamo anche concederci un dolce alla fine e, se la porzione è troppo grande, proporre a un commensale di dividercelo. Sono da prediligere la frutta, i sorbetti, i gelati e i budini rispetto a cheesecake, crostate con salsa o gelato, tiramisù, dolci fritti o ricchi di pasta sfoglia e glasse. Se invece abbiamo mangiato già un risotto o un primo piatto, è bene assaggiare il dolce ma non mangiarne una porzione intera,  proprio per evitare di esagerare con le calorie sia per colpa degli zuccheri in eccesso che dei grassi in eccesso. 
Se possibile, iniziamo il pasto con della verdura cruda o un’insalatina, al posto di prendere un antipasto troppo ricco.
Infine, non sottovalutiamo le calorie ingerite quando mangiamo fuori: è meglio pensare di avere mangiato di più che non di meno, aggiungendo un terzo di calorie in più alla nostra stima anche mentale, piuttosto di pensare di avere mangiato poco. Possiamo regolarci nei pasti precedenti o successivi, o, se ci alleniamo, far capitare il giorno dell’uscita con quello dell’allenamento o andare in palestra il giorno dopo.
Trovi questi consigli e dei link di approfondimento in questo video. 

 

Chiudi il menu