Le solanacee fanno male? Sono tossiche?


3) E, sempre tra le accuse, la loro azione infiammatoria: gli alcaloidi presenti nelle solanacee, tra cui la solanina, la tomatina, la capsaicina ecc., avrebbero un’azione infiammatoria. A dirlo sono le stesse persone che credono alla dieta alcalina, da tempo smentita da ogni studio degno di questo nome. Cioè, c’è gente convinta di poter alcalinizzare il sangue, senza sapere che se il sangue si alcalinizzasse moriremmo all’istante. Peggio ancora, alcalinizzare l’intestino. Avete presente quanto sono acidi i nostri succhi gastrici? Praticamente noi conviviamo con dell’acido muriatico nella pancia, ma ci spaventiamo a mangiare i pomodori. Mi sembra molto coerente.

Ma andiamo avanti. Esistono studi sull’azione infiammatoria delle solanacee?

In verità ho dovuto penare non poco per trovarli. Un’analisi, che comprende sia la ricerca sugli animali che quella sugli umani, ha dato risultati discordanti, tanto da non poter chiarire con certezza se mangiare cibi contenenti solanacee aggravasse o meno i sintomi dell’artrite. Questo perché i ricercatori hanno usato in gran parte dei questionari, perché tra le solanacee rientra il tabacco ma non è stato appurato se le persone che avevano smesso di fumare avessero avuto dei miglioramenti, perché gli alimenti a base di solanacee sono stai inclusi in una lista più ampia, comprendente cibi industriali, dolci, eccetera.
Vi chiederete: ma perché proprio l’artrite? Perché questi alcalodi contenuti nelle solanacee interferirebbero con il metabolismo del calcio. Le persone che soffrono di artrite, potrebbero semplicemente limitare il consumo di caffè, cacao, non fumare e non mangiare alcune specie di solanacee (i pomodori verdi) in quantità esagerate o da crude.
Alzi la mano chi si mangia decine e decine pomodori verdi ogni giorno.
4) La solanina è presente anche in altri vegetali
che non appartengono alla famiglia delle solanacee, come i mirtilli, il carciofi, le ciliegie, le mele. 
(SEGUE A PAGINA TRE)


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