La dieta per diabete mellito che fa abbassare la glicemia

Negli ultimi anni si è parlato tanto di una dieta capace di ridurre la glicemia nella maggior parte delle persone affette da diabete di tipo 2, ovvero la dieta VLCD. Si tratta di una dieta con pochissime calorie, circa 800 al giorno.
Il menu della dieta per diabete mellito prevede solo verdure e proteine magre, sotto forma di frullati proteici, soprattutto.
Questa dieta, già da anni avvallata dagli studi del dottor Taylor, è stata descritta da Dcomedieta in dettaglio in numerosi articoli.
Clicca qui per lo studio. Per il menu normale. Qui per il menu con i pasti sostitutivi.
Di funzionare, la dieta per diabetici del dottor Taylor funziona.

vlcd diabete

Già nelle prime due settimane si ottiene una riduzione significativa della glicemia, grazie alla perdita di grasso viscerale e in particolare del grasso che circonda il pancreas.
Ma ha un costo non indifferente.

DIETA VLCD PER DIABETE MELLITO: LE CONTROINDICAZIONI

  • Stare a 800 calorie al giorno per un anno intero minimo, come prevede la dieta, non è uno scherzo già per un soggetto sano e normopeso.

    Figuriamoci per una persona che ha sovrappeso, abitudini alimentari basate su cibi a cui non sa rinunciare facilmente. E un diabete di tipo 2 che, essendo legato a insulino-resistenza, causa grosse difficoltà a saziarsi e voglia di alimenti dolci.

    L’insulina infatti è un ormone che non solo regola la glicemia nel sangue, ma svolge tantissime altre funzioni, di cui la più importante è la regolazione della fame. Quando l’insulina si alza a seguito di un pasto con carboidrati, proteine o entrambi, noi smettiamo di mangiare. Ma se soffriamo di resistenza all’insulina non ci sentiamo sazi. Ho conosciuto tantissime persone con diabete di tipo 2, per lavoro e nella sfera di amici e conoscenti: nove volte su dieci, queste persone prendevano farmaci ma al tempo stesso mangiavano smodatamente.

  • Si pensa infatti che il farmaco ci salvi dalle conseguenze peggiori del diabete di tipo 2.

    E questa spesso diventa la scusa per mangiare troppo o per mangiare alimenti ricchi di zuccheri e grassi insieme.
    Non mi stancherò mai di dirlo: il problema del diabetico di tipo 2 non è (solo) l’alimento ricco di carboidrati o zuccheri. E’, molto di più, l’alimento ricco di carboidrati e grassi insieme: la fetta grande di cheesecake, il cornetto alla nutella,  la pizza quattro formaggi, il pacco di biscotti mangiato come niente fosse, le patatine fritte.

    sensibilità insulina

    Pensare di dire a queste persone, da domani stai a 800 calorie e continui così per 12 mesi, significa contare su una loro forte, fortissima determinazione a volere cambiare le cose.
    E non è detto che questa motivazione perduri.
    Dunque quando si passa dalla scienza alla pratica della vita quotidiana, le cose non vanno come ci si aspetterebbe.

  • L’altro grosso effetto collaterale di fare una dieta a 800 calorie per almeno un anno è il rischio di carenze nutrizionali anche gravi.

    Per questi motivi trovo molto interessante un nuovo studio che ha scoperto che è possibile fare una dieta per diabetici di tipo 2 che fa abbassare la glicemia senza però essere così restrittiva.

La dieta per diabetici che fa abbassare la glicemia

I ricercatori della Chulalongkorn University, in Thailandia, hanno infatti sperimentato con successo un approccio alternativo. Questo prevede solo due settimane di dieta ipocalorica a 600 calorie su un gruppo di pazienti diabetici.

Dopo questo periodo, la dieta continua con 4 giorni molto ipocalorici (600 calorie al giorno) non consecutivi e 3 giorni di dieta libera. Si può anche optare per due giorni a settimana di dieta molto ipocalorica e 5 di dieta libera se il soggetto ha un peso nella norma pur avendo il diabete mellito.
Oppure, dopo i primi mesi con 4 giorni di dieta restrittiva, scegliere con il medico un regime di mantenimento di 3 giorni di dieta e 4 di alimentazione normale.

L’importante è che i giorni di dieta restrittiva non siano consecutivi.

Per esempio, per il modello dei 4 giorni si sta a dieta nei giorni dispari e si mangia normalmente in quelli pari.
Un terzo dei partecipanti ha avuto la remissione dei sintomi con questo metodo, con il ritorno alla glicemia nei range normali. La maggior parte dei partecipanti alla fine del trial ha potuto dire addio ai farmaci, soprattutto nel caso del proseguimento con i 4 giorni di dieta.
In tutti c’è stata una riduzione significativa della glicemia e dell’insulina.
Chiaramente, la dieta va discussa con un medico e con un endocrinologo o in generale con un diabetologo.
Vediamo nel dettaglio il menu a pagina due.

(SEGUE A PAGINA DUE).