La dieta per chi lavora a turni: i consigli del medico

Chi svolge un lavoro a turni si espone spesso a ritmi di vita diversi da quelli biologicamente settati per essere in linea con il nostro ritmo circadiano: in particolare per chi si alza molto presto o lavora di notte, la necessità di andare a dormire quando ancora è giorno, la mancanza di sonno di sera, la fame a orari diversi da quelli classici di colazione, pranzo e cena e lo stress lavoro correlato sono tutte caratteristiche tipiche spesso  alla base di problemi come un eccessivo stress, il peggioramento del proprio quadro ormonale e metabolico, la tendenza a ingrassare, special modo intorno al punto vita.
A seconda del tipo di turno, una specifica dieta per chi lavora con questi ritmi è fondamentale per recuperare la salute e il peso forma. In questo articolo vediamo i consigli di dieta per chi lavora a turni della dottoressa Subacchi, medico e nutrizionista biologo, che nel suo libro “La dieta della dottoressa Subacchi” spiega come diversi approcci dietetici comunque ispirati all’attuale piramide alimentare possano fare la differenza a seconda delle esigenze individuali, anche nel caso di allergie o intolleranze.
Secondo la dottoressa Subacchi, la dieta per chi lavora a turni va differenziata a seconda del tipo di turno svolto: per chi non svolge sempre lo stesso turno, si può variare da uno schema all’altro senza problema, riuscendo comunque a ridurre lo stress e tornare il linea con il proprio orologio interiore.

Un’indicazione comune è quella di non saltare i pasti: questo aggiunge stress a dei ritmi già frenetici e peggiora il metabolismo. Il trucco è concentrare l’alimentazione a ridosso dell’orario di lavoro, alleggerendola quando invece ci si riposa.
Vediamo allora 3 schemi di dieta per chi lavora a turni (SEGUE A PAGINA DUE).