La dieta Paleo: la dieta del cavernicolo

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Ecco una tipica famiglia americana che ha fatto suoi i principi della paleodieta.

Ne avrete sentito parlare, negli Stati Uniti spopola, e se non ne avete sentito parlare dove cavolo vivete, nelle caverne? Ma se vivete nelle caverne allora forse mangiate già così. Sto parlando della dieta Paleo, paleo dieta o dieta paleolitica, che possiamo sintetizzare nella frase: mangiare come ai tempi dei nostri Antenati, ovvero i Flintstones, quelli dei cartoni animati.
Sì, è un regime alimentare che più o meno ci consiglia di tornare alle origini, partendo dal presupposto che l’uomo moderno non si è poi differenziato tanto dal cavernicolo, e che se mangiasse come un cavernicolo sarebbe più in sintonia con la natura e simili. Ma bando alle ciance e scoprite con la vostra D. vantaggi e svantaggi di questa dieta. A differenza di molte diete che via via metterò in questo simpatico blog, la qui presente D. non ha provato la dieta Paleo, quindi più stavolta non può darvi consigli basandosi sulla sua esperienza diretta, ma fare una riflessione con voi e per voi.
La dieta Paleo o dieta paleolitica ha diverse scuole di pensiero, che però ruotano intorno ad elementi comuni. Innanzitutto, vengono stigmatizzati e messi al bando tutti gli alimenti derivati, artificiali, raffinati. Pane e pasta no. Che, i cavernicoli mangiavano il pane, la pasta, le merendine? No.  Stessa cosa i latticini, tutti quei prodotti lavorati. Buttate via senza pietà. Scordatevi ogni raffinatezza, in tutti i sensi.

Ecco su cosa si basa la dieta Paleo:
– Mangiate carne (special modo selvatica, se la trovate), pesce, crostacei e molluschi. Preferite i tagli più grassi e le carni dei ruminanti, informatevi presso il macellaio su  come vengono foraggiati gli animali. Non sto scherzando. O così o niente.
– Mangiate frutta e verdura, semi, semi oleosi, frutta secca.
– Non mangiate: latte e latticini.
– Non bevete alcol.
– Non mangiate: legumi e cereali.
– Non mangiate: zuccheri e grassi a parte quelli naturalmente presenti in natura.
– Mangiate proteico: i carboidrati che non vi vengono dagli amidi, vi vengono solo da frutta e verdura, al limite dalle patate. Non è come una dieta iperproteica, ma fondamentalmente è una dieta a basso consumo di carboidrati.

Ora, tra le versioni di Paleodieta più accreditate c’è quella di Loren Cordain, medico nutrizionista ma anche studioso di preistoria. Alla dieta, che più che una dieta dimagrante è un regime dietetico (non è che la fai e smetti, la fai per tutta la vita), si associa anche una filosofia e una certa scelta etica di vivere: prese di posizioni, per carità, per cui l’uomo moderno non è poi cambiato tanto dall’uomo preistorico, la tecnologia è una bestia nera, i cibi raffinati fanno tutti male, perché un uomo adulto dovrebbe bere il latte e via dicendo.
La dieta paleo insomma è una dieta per chi vuole rivoluzionare il proprio stile di vita, facendo anche dei sacrifici. Ci sono molti siti che suggeriscono menu e ricette secondo i principi della dieta paleo. Inoltre esistono delle ricerche che hanno stabilito come gli alimenti raffinati facciano male alla salute. Quindi non parliamo di totali assurdità, ma solo parziali, come vi dimostro qui.
Il punto rimane uno, secondo me, ovvero crederci. Sono contraria per principio a tutte le diete che impongono delle limitazioni, partendo dal presupposto che saremmo anche vicini ai nostri Flintstones come DNA, ma loro mangiavano quello che potevano raccogliere e procacciarsi, noi grazie al cielo abbiamo più scelta. Secondo molti detrattori della dieta, la dieta paleo richiede sacrifici alimentari i cui vantaggi non sono comprovati. Si potrebbe rischiare la denutrizione, e un apporto di proteine e grassi animali che potrebbe fare male alla salute. Inoltre, se da una parte capisco chi ha una fattoria, va a caccia e a pesca e quindi sa da dove derivano le sue proteine animali, l’uomo moderno sarebbe più castigato da una moda che non diretto verso un’alimentazione davvero naturale. Cioè, va bene mangiare i prodotti della natura, ma eliminare del tutto cereali, legumi, pane e pasta comprese le varianti integrali mi sembra un’esagerazione. Se non volete mangiare gli alimenti raffinati fate solo bene, ma non vi castigate eliminando anche l’integrale. Va bene poco sale, va bene lo zucchero di canna, va benissimo un maggior uso delle farine integrali, dei semi, dei legumi e dei cereali (farro, miglio) nella vostra alimentazione. Va bene evitare i dolciumi industriali e preparare un bel dolce fatto in casa. Ma le esagerazioni più che prevenire dalle malattie mi sembrano soltanto modaiole o dannose. Per questo la inserisco tra le diete no. (E non la proverò).