Immunonutrizione: può il cibo aumentare le difese immunitarie?

SEGUE: IMMUNONUTRIZIONE, GENETICA E DIETA

RUOLO DELLE VITAMINE NELLA IMMUNONUTRIZIONE
immunonutrizione dieta

La vitamina A la troviamo negli alimenti sia come retinolo che come provitamina A, ovvero betacarotene.

Per esempio la carne, in particolar modo il fegato, il burro, i formaggi interi, le uova e alcuni tipi di pesce sono ricchi di vitamina A, mentre patate dolci, bietole, zucca e carote sono ricche di betacarotene così come frutta e ortaggi di colore rosso-arancione.

La vitamina D la produciamo a partire dall’esposizione del corpo al sole, che ne favorisce la sintesi, ma anche nei cibi si trova in piccole quantità. Pesce azzurro, formaggi e latticini interi, uova, fegato animale. I funghi sono l’unica fonte vegetale che la contiene.

La vitamina B6 o piridossina la troviamo nel germe di grano, nel lievito, nella crusca dei cereali integrali, nel fegato, nella moringa, nei pistacchi, nel prosciutto crudo, nei semi di girasole.
I folati infine si trovano principalmente nella verdura in foglia verde, nei legumi, in vegetali come barbabietole e asparagi.

Già da questo elenco capiamo alcune cose utili a potenziare le nostre difese immunitarie.

Una dieta completa di carne e pesce freschi e di qualità, con particolare menzione per il pesce azzurro, che apporta anche omega3, di latticini e formaggi interi, di uova, frutta e verdura e cereali integrali o legumi è quella ottimale per sostenere le difese immunitarie.

Ma anche l’azione del sole è fondamentale.

OLIGOELEMENTI NELLA IMMUNONUTRIZIONE

Nell’immunonutrizione un ruolo di primo piano lo ha il selenio, responsabile della produzione di selenoproteine che vengono studiate per il loro ruolo protettivo contro virus, alcune malattie autoimmuni, neoplasie e disturbi cardiovascolari.

Troviamo in selenio nelle noci brasiliane, nello stoccafisso, nelle patate arricchite in selenio, nelle frattaglie animali, nel tonno a pinne gialle, nel grano duro, nel polpo e nelle cozze.

(SEGUE A PAGINA 3)